domenica 6 ottobre 2013

Fini, Cicciolina, Rutelli & Co Trombati con pensione d'oro

Fino a 5mila € al mese

I conti in tasca a chi è restato fuori dal Parlamento dopo le elezioni di febbraio. Nella lista c'è pure Di Pietro. A pagare siamo noi


Trombati ma con le tasche piene. Chi è rimasto fuori dal Parlamento, dopo il voto dello scorso febbraio, non se la passa male. Un vitalizio da 6000 euro può bastare per affrontare la dura vita da onorevole in pensione. A spulciare nei conti dei politici (ed ex) è stato il settimanale L'Espresso che ha pubblicato la lista delle buste paga dei parlamentari. Tra questi c'è anche chi supera i 6 mila euro al mese. Netti, ovviamente. E chi sono i Paperoni in pensione? Alcuni sono davvero dei "baby pensionati".

Per Fini e Rutelli quasi 6000 euro -  Ad esempio Gianfranco Fini è tra i più ricchi. L'ex presidente della Camera si può consolare con 5.614 euro al mese di vitalizio. Vita dura anche per Francesco Rutelli. "Cicciobello", l'ex sindaco di Roma ed ex vicepremier del governo di Romano Prodi, è il politico di centrosinistra che riceve il vitalizio più alto: 5.755 euro al mese. Una bella somma per il leader di Alleanza per l'Italia che ha scelto di non candidarsi alle ultime elezioni politiche.

Per Veltroni e D'Alema 5000 euro - E Veltroni? Anche lui (nell'attesa di aprire quel famoso ospedale in Kenya), ha le tasche piene. L 'ex segretario del Partito Democratico Walter Veltroni riceve ogni mese 5.373 euro. Come altri del suo partito, l'ex sindaco di Roma ha deciso di non ricandidarsi alle ultime elezioni politiche rimanendo fuori dal parlamento. Ma anche Massimo D'Alema si gode la vita fuori dal Palazzo. "Baffino" ha scelto di non ricandidarsi alle elezioni politiche di febbraio, rimanendo fuori dalle Aule. Il leader Maximo, però, si può consolare con 5.283 euro al mese di vitalizio. Claudio Scajola, ex ministro dei governi di Silvio Berlusconi, riceve invece ogni mese 4.656 euro di vitalizio. A causa delle vicende giudiziarie che lo vedevano implicato, a gennaio ha deciso di non ripresentare la sua candidatura in parlamento.

Povero Tonino -  Antonio Di Pietro invece è uno dei baby pensionati della Casta. Alle elezioni di febbraio si era presentato con la Rivoluzione arancione di Antonio Ingroia, ma i risultati del partito non hanno consentito alla lista di entrare in parlamento. E Tonino si deve accontentare di 3.702 euro al mese. Infine c'è la pensione pure per Ilona Staller. Cicciolina ha fatto una sola legislatura da parlamentare e riceve un assegno mensile di 2.120 euro. Un affare. 

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