giovedì 3 ottobre 2013

E' morto Raffaele Revocaria, carabiniere che contribuì alla cattura di Gerlandino Messina


E' morto Raffaele Revocaria, carabiniere che contribuì alla cattura di Gerlandino Messina
Nel 1985 Raffaele Revocaria è stato insignito della Medaglia di bronzo al valor militare, per essere rimasto coinvolto nel tragico evento che ha visto barbaramente assassinato, a Racalmuto, il suo capo servizio, l'appuntato Alfonso Principato




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E' morto Raffaele Revocaria, carabiniere che contribuì alla cattura di Gerlandino Messina
A seguito di una grave malattia, è morto ieri sera, a San Marco D'Alunzio, l’appuntato scelto, Medaglia di bronzo al valor militare, Raffaele Revocaria, di 49 anni, già in servizio presso il Reparto operativo carabinieri di Agrigento.
Di origini napoletane, si è arruolato tra le file della Benemerita nel 1983. Dopo aver prestato servizio nelle stazioni di Sant’Angelo Muxaro, Salaparuta, Castelvetrano e Canicattì, nel 1994 è giunto ad Agrigento, sede in cui, per ultimo, proprio per le indiscusse doti professionali, è stato assegnato al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale.

Nel 1985 Raffaele Revocaria è stato insignito della Medaglia di bronzo al valor militare, per essere rimasto coinvolto nel tragico evento che ha visto barbaramente assassinato, a Racalmuto, il suo capo servizio, l’appuntato Alfonso Principato, Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Era il 15 aprile del 1985, quando, nell’ambito di un servizio di controllo del territorio, a seguito di due rapine a mano armata ai danni di altrettanti distributori di carburanti per mano di tre giovani, Raffaele Revocaria, alla guida dell’autoradio del Nucleo radiomobile di Canicattì, si mise all’inseguimento dei malfattori con i quali, insieme al collega, nelle campagne di Racalmuto, ingaggiava un cruento conflitto a fuoco. Nel corso dell’azione, l’appuntato Principato veniva colpito a morte da uno dei delinquenti. Incurante del pericolo cui andava incontro, con coraggiosa determinazione, l’appuntato Revocaria proseguiva l’inseguimento dei malviventi, riuscendo a raccogliere e a fornire indicazioni fondamentali per la successiva cattura degli autori del barbaro omicidio.

Anche negli ultimi anni, nonostante gravi vicissitudini personali che lo hanno particolarmente provato, ha continuato a prestare la propria attività istituzionale in seno al Reparto operativo di Agrigento, conseguendo brillanti risultati operativi, con la cattura di latitanti di notevole spessore criminale. Per tali qualità è stato più volte insignito delle ricompense dalle superiori Autorità gerarchiche e da parte di associazioni della società civile. L’ultima operazione di cui è stato protagonista in ordine di tempo è stata quella che ha portato all’arresto del latitante Gerlandino Messina, per la quale gli è stato tributato un encomio solenne del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri nonché gli è stata consegnata la Targa Allotta durante le celebrazione della Festa dell’Arma.
Raffaele Revocaria è ricordato con affetto da tutti i colleghi che hanno lavorato insieme a lui come un “grande uomo”, gentile e premuroso verso tutti, che ha speso, in silenzio, la sua vita in seno all’Arma dei Carabinieri offrendo il meglio di sé per il bene delle comunità di Sicilia ove ha prestato servizio.

I funerali saranno celebrati ad Agrigento presso la chiesa di San Nicola di Fontanelle il 3 ottobre 2013 alle 11, alla presenza del comandante della Legione Carabinieri Sicilia, Giuseppe Governale. La salma sarà tumulata nel cimitero di Sant’Angelo Muxaro, dove già riposa la moglie, anche lei venuta a mancare in circostanze analoghe a quelle del marito nel 2009.

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