martedì 17 settembre 2013

I corrieri reggini rifornivano la mafia catanese

Ogni mese portavano 2 chili di droga, 8 arresti

I carabinieri etnei hanno scoperto il traffico di droga che dalla Calabria arrivava sino in Sicilia dove veniva rifornita la cosca riconducibile ai familiari di Mario Nicotra, detto 'Mario u Tuppò, ucciso nel 1989 durante una violenta faida. I calabresi portavano lo stupefacente in maniera costante


REGGIO CALABRIA - La droga per la mafia catanese arrivava da Reggio Calabria, grazie ai corrieri spediti in Sicilia con cadenza mensile. E' l'esito dell'operazione che ha portato circa cento carabinieri del Comando provinciale di Catania ad eseguire un provvedimento restrittivo emesso dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura etnea nei confronti di otto presunti appartenenti a un’organizzazione criminale dedita al traffico di cocaina nel territorio di Misterbianco e Belpasso.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il gruppo sarebbe riconducibile a familiari di Mario Nicotra, detto 'Mario u Tuppò, ucciso nel 1989 durante una violenta faida con il clan rivale del capomafia poi deceduto Giuseppe Pulvirenti, noto come ''u Malpassotu”. L’inchiesta, coordinata dalla Dda della Procura di Catania, avrebbe permesso di fare luce su una fiorente attività di spaccio tra i comuni di Misterbianco e Belpasso e di documentare l'esistenza di un canale di approvvigionamento della droga nella provincia di Reggio Calabria. In particolare alcuni calabresi, coinvolti nelle indagini, avevano il ruolo di corrieri dei carichi più ingenti, che si aggiravano intorno ai due chili e avevano cadenza di trasporto mensile.

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