Le casalinghe che adescavano 14enni
Ha invece risposto alle domande del giudice la ventisettenne residente da sempre a Sant’Angelo a Fasanella.
Per nessuna delle due donne è stata richiesta, per ora, la scarcerazione dagli arresti domiciliari. probabilmente, la tipologia del reato, atti sessuali con minorenni, ha convinto per ora gli avvocati a non seguire questa strada, per una eventuale reazione della popolazione.
Le due casalinghe, molto amiche tra di loro, sono state arrestate all’alba di venerdì quando, dopo accurate indagini i carabinieri del comando provinciale hanno accertato - secondo l'accusa - che le due adescavano su Facebook alcuni minorenni per intrattenere dei rapporti sessuali con loro.
Le indagini sono partite in seguito alla denuncia da parte della mamma di uno dei ragazzini, insospettita dagli strani atteggiamenti del figlio.
La donna, infatti, preoccupata dal calo di attenzione negli studi del figlio quattordicenne e soprattutto dal fatto che usciva in ore notturne oppure che non frequentava più i luoghi di incontro degli amici ha cominciato a controllarlo. Sul profilo Facebook ha quindi scoperto alcuni messaggi inequivocabili che l’adolescente scambiava con una delle «Casalinghe disperate». È scattata, ovviamente, la denuncia e le conseguenti indagini con intercettazioni telefoniche e pedinamenti. Alcuni militari in borghese sono riusciti a ricostruire i movimenti delle due adescatrici. Da queste indagini sono scattati gli arresti.
Per quanto riguarda il prosieguo dell'istruttoria potrebbero arrivare elementi importanti anche dal materiale sequestrato all’interno della casa della ventinovenne. Secondo quanto emerso gli incontri hot avvenivano proprio nell’abitazione di quest’ultima. Lei, sposata con un muratore, approfittava delle assenze per lavoro del marito, per gli incontri amorosi coi minorenni.
di Pasquale Sorrentino
Sant’Angelo a Fasanella. Restano entrambe ai domiciliari le due casalinghe arrestate con l’accusa di aver compiuto atti sessuali con dei minorenni. Ieri mattina si sono tenuti gli interrogatori di garanzia davanti al gip di Salerno e le due arrestate hanno seguito percorsi diversi: una ha risposto, l’altra invece ha preferito tacere. La ventinovenne di origini toscane, che da qualche anno vive nel paese degli Alburni si è avvalsa della facoltà di non rispondere.Ha invece risposto alle domande del giudice la ventisettenne residente da sempre a Sant’Angelo a Fasanella.
Per nessuna delle due donne è stata richiesta, per ora, la scarcerazione dagli arresti domiciliari. probabilmente, la tipologia del reato, atti sessuali con minorenni, ha convinto per ora gli avvocati a non seguire questa strada, per una eventuale reazione della popolazione.
Le due casalinghe, molto amiche tra di loro, sono state arrestate all’alba di venerdì quando, dopo accurate indagini i carabinieri del comando provinciale hanno accertato - secondo l'accusa - che le due adescavano su Facebook alcuni minorenni per intrattenere dei rapporti sessuali con loro.
Le indagini sono partite in seguito alla denuncia da parte della mamma di uno dei ragazzini, insospettita dagli strani atteggiamenti del figlio.
La donna, infatti, preoccupata dal calo di attenzione negli studi del figlio quattordicenne e soprattutto dal fatto che usciva in ore notturne oppure che non frequentava più i luoghi di incontro degli amici ha cominciato a controllarlo. Sul profilo Facebook ha quindi scoperto alcuni messaggi inequivocabili che l’adolescente scambiava con una delle «Casalinghe disperate». È scattata, ovviamente, la denuncia e le conseguenti indagini con intercettazioni telefoniche e pedinamenti. Alcuni militari in borghese sono riusciti a ricostruire i movimenti delle due adescatrici. Da queste indagini sono scattati gli arresti.
Per quanto riguarda il prosieguo dell'istruttoria potrebbero arrivare elementi importanti anche dal materiale sequestrato all’interno della casa della ventinovenne. Secondo quanto emerso gli incontri hot avvenivano proprio nell’abitazione di quest’ultima. Lei, sposata con un muratore, approfittava delle assenze per lavoro del marito, per gli incontri amorosi coi minorenni.
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