Napoli. È stato arrestato a Scampia il boss della camorra Ciro Mauriello, 46 anni, del clan Amato-Pagano. Era ricercato per un duplice omicidio avvenuto nel 2004 e che secondo gli inquirenti ha dato il via alla scissione del clan Di Lauro da quello Amato-Pagano. Ad arrestarlo è stata la squadra mobile di Napoli insieme agli uomini dello Sco.
Era il 28 ottobre del 2004 quando con il duplice omicidio di Fulvio Montanino e Claudio Salierno eseguito per mano dei cosiddetti «scissionisti» iniziò la sanguinosa guerra in seno al clan Di Lauro.
Un vero e proprio atto di forza - descritto anche da Roberto Saviano nel suo best seller «Gomorra» - eseguito esibendo una ragguardevole mole di fuoco e uomini, e con la partecipazione diretta anche dei vertici di quello che poi avrebbe preso le sembianze di un nuovo clan.
Il commando che eseguì l'omicidio sarebbe stato composto da Ciro Mauriello, arrestato oggi, Arcangelo Abete, soprannominato 'angiolettò, Gennaro Marino, Gianluca Giuliano, Carmine Pagano e Carmine Cerrato.
Dopo il duplice omicidio Abete e Mauriello si sarebbero recatio ancora con i vestiti sporchi di sangue a Varcaturo, località a nord di Napoli, per comunicare a Raffaele Amato e Cesare Pagano la riuscita dell'operazione.
Mauriello è il quinto latitante arrestato dal gruppo permanente Sco-squadra mobile di Napoli, istituito nel settembre 2012 a seguito della faida di Scampia.
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