FIUMEFREDDO. Un trentunenne ha ucciso la madre di 59 anni, sgozzandola con un coltello da cucina, nella loro abitazione di Fiumefreddo, nel Catanese, al culmine di una lite. L'uomo si è poi inferto una coltellata all'addome ed è ricoverato in ospedale in gravissime condizioni. Sul posto i carabinieri di Catania.
La tragedia è avvenuta poco prima dell'alba nell'abitazione di Fiumefreddo di Sicilia dove vivevano la madre, Angela Zappalà, e il figlio, Pietro Battiato. Tra i due c'erano, secondo quanto raccontano i vicini, delle liti continue e una delle cause scatenanti dei contrasti sarebbe stata l'attività di cartomante e veggente che la donna svolgeva in casa.
Stamattina poco prima delle cinque l'ultima drammatica lite al culmine della quale Battiato ha impugnato un coltello da cucina e sgozzato la madre. Resosi conto dell'accaduto ha telefonato subito al 113 dicendo: «Venite, ho ucciso mia madre». La chiamata è stata smistata ai carabinieri del reparto operativo di Catania e della compagnia di Giarre che sono subito intervenuti sul posto assieme al personale medico del 118. Durante quella fase, il trentunenne, secondo quanto è stato ricostruito da fonti investigative presenti sul luogo, si sarebbe ferito con una coltellata all'addome in maniera grave. L'uomo è stato trasferito d'urgenza nell'ospedale di contrata San Vincenzo di Taormina dove è piantonato dai carabinieri di Catania e Giarre ed è stato di arresto per omicidio volontario.
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