Coca e hashish arrivavano dalla Campania
NAPOLI - Una organizzazione di trafficanti di droga, che agiva tra la Campania e la Sardegna, è stata sgominata nella notte dagli agenti della Squadra Mobile della questura di Cagliari dopo una lunga inchiesta coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia sarda. Sono otto gli ordini di custodia cautelare in carcere firmati dal gip del tribunale Alessandro Castello, su richiesta del pubblico ministero Giancarlo Moi, coordinatore della Dda, che gli uomini guidata dal primo dirigente Leo Testa, hanno eseguito fin dalle prime ore dell'alba.
In manette è finito il presunto capo dell'organizzazione Fabio Podda, 35 anni di Cagliari, titolare di bar e circoli privati: era lui, secondo la Dda, a guidare la banda che controllava un traffico di stupefacenti nel rione di Is Mirrionis, a Cagliari, facendo arrivare la droga direttamente dalla Campania.
Nelle scorse settimane proprio a Podda, il Gico della Guardia di Finanza aveva sequestrato circa 3 milioni di euro tra patrimonio immobiliare, oltre 700 mila euro di denaro liquido, veicoli e conti correnti bancari. Con lui sono finiti in cella anche i due presunti fornitori della droga che, con cadenza mensile, facevano arrivare in Sardegna importanti quantitativi di hashish e cocaina.
Si tratta di Alfonso Cardinali, 40 anni, e Mario Autiero, di 43, entrambi di Torre del Greco, arrestati e rinchiusi nel carcere della stessa cittadina napoletana. Custodia cautelare nel carcere cagliaritano di Buoncammino anche per Paolo Sulis, 60 anni di Quartucciu, ritenuto insieme a Podda uno dei capi dell'organizzazione, e per il figlio Salvatore, 28 anni, così come per Massimo Farris, di 49 di Cagliari, Efisio Murru di 50 di Quartucciu e Antonio Santi Cattafi di 45 di Terme Vigliatore in provincia di Messina.
Quest'ultimo, considerato dalla Dda il corriere della banda era già detenuto: lo avevano arrestato a settembre gli uomini della Mobile perchè trovato in possesso di un quintale di hashish e mezzo chilo di cocaina nascosti nel proprio autocarro carico di piante di ulivo. Contestati, tra gli altri, i reati di associazione a delinquere finalizzato al traffico illecito di droga. Sono ancora in corso perquisizioni nelle abitazioni e nelle pertinenze degli otto arrestati, ma la Direzione Distrettuale Antimafia ha già espresso il proprio compiacimento per l'operazione eseguita dalla Polizia di Stato.
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