Scoperto il capo dell’Azienda foreste demaniali di Trapani, Antonino Maggio. I suoi stessi colleghi hanno seguito i suoi spostamenti
PALERMO. Non sapeva che da giorni, forse da settimane, un satellite controllava i suoi spostamenti. I suoi stessi colleghi, coordinati dal pm della procura di Trapani Andrea Tarondo, seguivano tutti gli itinerari con la Fiat Brava di servizio. Antonino Maggio da un anno e mezzo dirigente a Trapani dell'Azienda Foreste della Regione si sarebbe spostato con l'auto di servizio con una certa disinvoltura.
Il dirigente, residente a Marsala, andava in giro per la provincia e non solo, secondo quanto accertato dagli uomini del nucleo di polizia giudiziaria di Palermo e Trapani del corpo forestale, guidati dal comandante Gioacchino Leta. Le ultime due escursioni sono costate parecchio al dirigente, fermato in flagranza di reato ieri pomeriggio, perché con l'auto di servizio era andato prima al mare con moglie e figli e poi al ristorante.
Ad eseguire l'arresto gli uomini del nucleo di polizia giudiziaria della stessa forestale. Il dirigente aveva trascorso la mattinata al mare ad Alcamo Marina e poi sempre a bordo della Fiat Brava della Forestale si era recato al ristorante a Castellammare del Golfo. Gli agenti della forestale all'interno della vettura hanno trovato sedie a sdraio, teli mare e ombrelloni. Una volta arrestato, Maggio ha nominato l'avvocato Diego Tranchida.
«Mi è stato detto che il mio assistito è stato arrestato per peculato - dice il legale - e di più al momento non so. Credo che lo andrò a trovare quando tornerà a casa perché gli hanno concesso gli arresti domiciliari. Al momento so solo questo. Dopo l'interrogatorio e dopo avere letto l'ordinanza potrò essere più preciso». I dettagli sulle indagini sul Giornale di Sicilia in edicola.
IGNAZIO MARCHESE
Il dirigente, residente a Marsala, andava in giro per la provincia e non solo, secondo quanto accertato dagli uomini del nucleo di polizia giudiziaria di Palermo e Trapani del corpo forestale, guidati dal comandante Gioacchino Leta. Le ultime due escursioni sono costate parecchio al dirigente, fermato in flagranza di reato ieri pomeriggio, perché con l'auto di servizio era andato prima al mare con moglie e figli e poi al ristorante.
Ad eseguire l'arresto gli uomini del nucleo di polizia giudiziaria della stessa forestale. Il dirigente aveva trascorso la mattinata al mare ad Alcamo Marina e poi sempre a bordo della Fiat Brava della Forestale si era recato al ristorante a Castellammare del Golfo. Gli agenti della forestale all'interno della vettura hanno trovato sedie a sdraio, teli mare e ombrelloni. Una volta arrestato, Maggio ha nominato l'avvocato Diego Tranchida.
«Mi è stato detto che il mio assistito è stato arrestato per peculato - dice il legale - e di più al momento non so. Credo che lo andrò a trovare quando tornerà a casa perché gli hanno concesso gli arresti domiciliari. Al momento so solo questo. Dopo l'interrogatorio e dopo avere letto l'ordinanza potrò essere più preciso». I dettagli sulle indagini sul Giornale di Sicilia in edicola.
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