L'inchiesta della Dia ipotizza i reati di associazione mafiosa, estorsione aggravata, rapina aggravata, illecita concorrenza con violenza o minaccia aggravata. Imposto il servizio mensa nei lavori di costruzione del nuovo palazzo di giustizia
Associazione mafiosa, estorsione aggravata, rapina aggravata, illecita concorrenza con violenza o minaccia aggravata ex art. 7 L. 203/1991 sono i reati contestati a tre affiliati cosca Libri di Reggio Calabria dal Centro Operativo Dia della città, che ha dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip.
Tra gli arrestati ch'è anche il boss Pasquale Libri. Al boss, condannato nel processo “Testamento”, il provvedimento è stato notificato in ospedale dove si trovava già piantonato dopo che è stato accertato che le sue condizioni di salute non sono compatibili con il carcere. Gli altri due arrestati sono Edoardo Mangiola, titolare di un bar situato nei pressi del centro direzionale, dove ha sede la Procura, e Claudio Bianchetti. Secondo l'accusa, la cosca Libri avrebbe imposto la fornitura del servizio mensa per gli operai della ditta Bentini impegnati nella costruzione del nuovo palazzo di giustizia di Reggio Calabria. Nell'inchiesta, avviata di iniziativa dalla Dia nel 2008, senza collaborazione alcuna, sono indagate anche altre 23 persone la cui posizione è stata stralciata e sarà oggetto di ulteriori verifiche.
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