I Carabinieri hanno scoperto decine di armi, tra cui un Kalashnikov, che sarebbero state a disposizione delle cosche. In manette Francesco Ranieri, titolare di un bar e figlio di un uomo scomparso nel 1999 per lupara bianca
Un arsenale composto da 12 pistole, almeno una dozzina tra fucili e mitragliatori, tra cui anche alcuni Kalashnikov e migliaia di proiettili di vario calibro è stato scoperto dai Carabinieri a Isola Capo Rizzuto. Secondo gli investigatori le armi, ben curate, potrebbero essere state nella disponibilità delle cosche della zona. L'arsenale, di cui è ancora in corso l'esatta catalogazione, era nascosto in bidoni interrati e coperti con balle di fieno in una serra di proprietà di Francesco Ranieri, di 38 anni, titolare del bar “Il solito posto” che si trova proprio di fronte al luogo del ritrovamento. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine per piccoli reati contro il patrimonio, è stato arrestato per detenzione illegale di armi da guerra. Il padre di Francesco Ranieri, Antonio, è scomparso nel luglio del 1999 e non è mai stato ritrovato. Secondo gli investigatori potrebbe essere rimasto vittima di un caso di lupara bianca nell'ambito di un scontro tra le cosche degli Arena e dei Nicoscia. Le ricerche dei Carabinieri adesso proseguono per accertare se nel terreno siano nascoste altre armi.
La scoperta è stata fatta dai carabinieri di Isola Capo Rizzuto nel corso di una perquisizione alla quale hanno partecipato anche i militari della Sezione rilievi tecnici del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Crotone e personale degli altri reparti dello stesso Comando. Dopo la convalida del sequestro da parte della Procura ordinaria di Crotone, le indagini passeranno alla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.
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