martedì 3 dicembre 2013

Concorso Gdf truccato In casa di indagati alcune copie del test



BARI – Un finanziere romano e alcuni aspiranti marescialli avevano in casa copia dei test a risposta multipla del concorso svolto a Bari nell’aprile scorso. Lo hanno scoperto i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanzi di Bari durante le perquisizioni disposte dalla magistratura barese nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Bari dove si ipotizzano i reati di corruzione e rivelazione di segreti d’ufficio nei confronti di sette persone, tra finanzieri in servizio e ex militari, tutti romani, e partecipanti al concorso per 297 posti da allievo maresciallo nella Guardia di finanza.

Stando all’ipotesi accusatoria, finanzieri in servizio a Roma, dove avviene la gestione amministrativa dei concorsi, avrebbero chiesto soldi per garantire a decine di candidati il superamento della selezione. I militari del nucleo di Polizia Tributaria di Bari delle Fiamme Gialle, coordinati dal pm Luciana Silvestris, hanno eseguito nelle scorse settimane decreti di perquisizione a Roma.

L’attività investigativa ha consentito il rinvenimento, nelle abitazioni di un finanziere romano e di alcuni aspiranti marescialli, di copie dei test a risposta multipla che sono poi stati sequestrati. Si tratta della prima delle sette prove previste dal concorso, che ancora non è concluso. Alla selezione hanno partecipato in 17mila da tutta Italia per 297 posti disponibili al corso per allievi marescialli della Gdf. Decine di loro – secondo quanto emerge dalle indagini – avrebbero pagato per superare la prima prova del concorso. Gli investigatori baresi stanno lavorando sull'ipotesi che qualcuno abbia passato ai candidati il test d’esame proprio in cambio di soldi.

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