lunedì 28 settembre 2009

Riace, boss della 'ndrangheta crivellato tra la folla in festa


Riace, boss della 'ndrangheta crivellato tra la folla in festa

Un capo della criminalità organizzata calabrese è stato assassinato oggi in mezzo alla folla radunata per la festa patronale a Riace, paese celebre per gli omonimi bronzi gioiello dell'antichità. Continua a leggere questa notizia



Verso le 12.30, come ricostruito dai carabinieri, Damiano Vallelunga, capo dell'omonima famiglia di 'ndrangheta della zona di San Bruno in provincia di Vibo Valentia, è stato crivellato di colpi da uno o più sicari nella ressa della folla radunata per la festa di San Cosimo e Damiano, a poca distanza dall'omonio santuario.

Con il boss c'era anche un immigrato senegalese, che ferito a sua volta a colpi di pistola ora è in fin di vita all'ospedale di Locri.

"Siamo davanti ad un chiaro agguato di stampo mafioso", hanno detto i carabinieri di Reggio Calabria che stanno indagando sull'omicidio.


Mafia: Caselli, c'e' Rischio Che Lotta Diventi In Salita

(AGI) - Roma, 27 set. - "Per quanto riguarda la mafia quando l'attacco supera una certa asticella, allora lo Stato reagisce, e delega alle forze dell'ordine e alla magistratura interventi affinche' la violenza mafiosa sia riportata ben sotto l'asticella". L dice il procuratore di Torino, Gian Carlo caselli in una intervista a "I Giovani di Citta'"Insieme a Gian Carlo Caselli, in occasione della presentazione del suo nuovo libro "Le due Guerre". In quella fase, rileva Caselli, "forze dell'ordine e magistratura hanno il sostegno delle forze politiche, delle istituzioni, della societa' civile; ed e' un sostegno forte, robusto, che pero' dopo un biennio di solito tende a declinare. E' successo a Falcone e Borsellino, e' successo dopo le stragi del '92 e succede quando, dopo esserti occupato doverosamente dei mafiosi di strada, cominci ad occuparti altrettanto doverosamente delle cosiddette 'relazioni esterne'. Complicita' con pezzi - guai a generalizzare - della politica, delle istituzioni, della cultura, dell'informazione, dell'economia, della finanza, della stessa societa' civile. E allora ecco quel che stava andando bene subisce dei rallentamenti, addirittura delle interruzioni traumatiche, oppure una strada - come nel caso delle associazioni antimafia dopo le stragi del '92 - che da pianeggiante si fa in salita e quindi il traguardo si allontana".

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