Caso Sferrazza, il questore firma il Daspo
Il questore di Agrigento, Girolamo Di Fazio, ha firmato il Daspo nei confronti di Gioacchino Sferrazza, presidente della società Akragas Calcio. Il provvedimento inibitorio ha validità quinquennale. “Il Daspo - come scrive l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive - è una misura di prevenzione atipica ed è caratterizzata dall’applicabilità a categorie di persone che versino in situazioni sintomatiche della loro pericolosità per l’ordine e la sicurezza pubblica con riferimento ai luoghi in cui si svolgono determinate manifestazioni sportive, ovvero a quelli, specificatamente indicati, interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle competizioni stesse”. Alla luce di questa novità, Sferrazza non potrà avere accesso agli impianti sportivi per i prossimi 5 anni.
Girolamo Di Fazio
Caso Sferrazza
Il Questore revoca la licenza
Il Questore di Agrigento, Girolamo Di Fazio ha ritirato per problemi di ordine pubblico la licenza di polizia concessa al Presidente della societa’ di calcio Akragas, Gioacchino Sferrazza, per svolgere manifestazioni di pubblico spettacolo come le gare sportive. L’Akragas, quindi, non giochera’ piu’ le partite del torneo di Eccellenza in casa. Il Questore Di Fazio afferma: ‘’ le licenze di polizia sono rilasciate ad personam e la storia personale del presidente dell’Akragas e’ cambiata dopo le sue dichiarazioni, e quindi l’ho revocata ”.
Sferrazza si scusa e si dimette
Nicola Ribisi - Gioacchino Sferrazza
Si scusa pubblicamente Gioacchino Sferrazza, il presidente dell’Akragas che domenica scorsa aveva dedicato la vittoria al suo amico Nicola Ribisi, arrestato alcuni giorni addietro con l’accusa di essere il presunto boss mafioso di Palma di Montechiaro. E dopo le scuse l’annuncio delle dimissioni, decisione presa dopo la notifica del daspo da parte del Questore di Agrigento che gli impedirà l’accesso negli stadi italiani per i prossimi cinque anni.
Sferrazza ha detto di sentire ‘il bisogno di chiedere scusa a tutte le istituzioni, ai tifosi e alla citta’ intera’ per la dedica a Nicola Ribisi, da lui definito ‘amico fraterno’. ‘La mia – ha detto Sferrazza – non voleva essere una dedica alla mafia, ma all’amico’.
Il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, quasi in contemporanea con la conferenza stampa di Sferrazza, ha invocato la partecipazione di una cordata di imprenditori ‘affinche’ si facciano carico – ha detto – del futuro della squadra di calcio cittadina. Se cosi’ non fosse al danno enorme che e’ stato fatto alla citta’ si aggiungerebbe la beffa’.
Domani, Zambuto, il prefetto di Agrigento Umberto Postiglione, il questore Girolamo Di Fazio e i vertici dei carabinieri saranno presenti alla partita di coppa Italia Favara – Akragas. ‘E’ un segnale forte quello che vogliamo dare – ha concluso Zambuto – perche’ per le colpe di un singolo non possono pagare una squadra e la collettivita’ intera. Saremo li’ per ribadire l’importanza dello sport quando questo e’ sano.
Caso Akragas, giornalista minacciato e aggredito verbalmente
“Un altro collega del Giornale di Sicilia minacciato per avere svolto il suo compito con serieta’ e professionalita”. Dopo Jose’ Trovato, bersaglio di inequivocabili e pesanti minacce da parte della criminalita’ organizzata in provincia di Enna, oggi e’ toccato a Gerlando Cardinale, che ad Agrigento e’ stato aggredito verbalmente e intimidito da alcuni facinorosi dell’Akragas Calcio per avere riportato le gravi dichiarazioni del presidente Gioacchino Sferrazza che domenica aveva dedicato la vittoria della squadra ad un boss locale’. E’ quanto si legge in una nota del Cdr del Giornale di Sicilia.
‘Il Cdr manifesta le sue preoccupazioni per un’escalation di violenza che mette a rischio l’incolumita’ dei giornalisti in Sicilia – prosegue la nota – ed esprime la propria solidarieta’ e vicinanza al collega Gerlando Cardinale, cronista preciso e puntuale”.
Minacce a Gerlando Cardinale, intervento dell’UNCI
Il Gruppo siciliano dell’Unci, Unione nazionale cronisti italiani e la sezione agrigentina dell’Unci, esprimono solidarietà al cronista della redazione agrigentina del Giornale di Sicilia, Gerlando Cardinale, pesantemente minacciato e insultato, nel tardo pomeriggio, di oggi da sconosciuti, a margine della conferenza stampa che il presidente dell’Akragas Gioacchino Sferrazza, ha tenuto nei locali del centro sportivo “La Pinetina” di via Cavaleri Magazzeni di Agrigento. Cardinale, è il cronista che tre giorni addietro ha diffuso, per primo, la notizia relativa alla dedica della vittoria dell’Akragas Calcio al presunto boss di Palma di Montechiaro Nicolò Ribisi, arrestato per mafia dalla Dda di Palermo. “Ci auguriamo – ha detto il presidente dell’Unci Sicilia, Leone Zingales – che le forze dell’ordine facciano luce sullo sconcetante episodio di quest’oggi. I cronisti Siciliani si sono sempre distinti per il loro coraggio e la lorio serietà professionale con la quale ogni giorno descrivono fatti riguardanti cosche mafiose e crimini di ogni genere”.
“Chiediamo – ha dichiarato il fiduciario della sezione Unci di Agrigento Gero Tedesco – al questore, al comandante dei carabinieri, della Guardia di Finanza e alla Procura di Agrigento di fare luce sull’inquietante episodio di oggi e di tutelare il collega minacciato”.
Minacce a Gerlando Cardinale, solidarietà dell’Assostampa
La segreteria provinciale dell’ Assostampa esprime solidarietà e vicinanza al collega del Giornale di Sicilia Gerlando Cardinale, aggredito verbalmente e minacciato questa sera da alcuni facinorosi dell’ Akragas Calcio a conclusione della conferenza stampa tenuta dal Presidente dimissionario della società all’indomani delle sue dichiarazioni post partita, che gli sono costate un Daspo di 5 anni, emesso dal questore di Agrigento.
“Le dichiarazioni dell’ex presidente Gioacchino Sferrazza, riprese e rilanciate domenica scorsa soltanto dal cronista del Giornale di Sicilia, Gerlando Cardinale, presenti nell’occasione anche collaboratori di altre testate regionali, è un fatto sconcertante, grave, che pone problemi per la categoria dei giornalisti agrigentini”. Di fronte ad una dichiarazione clamorosa e inquietante, non si può girare la testa altrove, o fare finta di niente perchè l’unico risultato è stato quello di avere sovraesposto un collega serio e professionale, che fa correttamente il suo mestiere di cronista. L’Assostampa si dichiara preoccupata per il clima che si è venuto a creare e per questo chiede alla Forze dell’Ordine continuare a vigilare sulla situazione.
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