"Prima rinneghi suo padre e la mafia"
PADOVA. "Ci manca solo di dover pensare anche al figlio di Totò Riina", visto che «alla Sicilia noi veneti stiamo già dando tanto e forse troppo visto che continuiamo a pagare i loro numerosi ed inutili stipendi che ci costano quasi 1,5 miliardi di euro, circa 3mila miliardi delle vecchie lire, in più rispetto al Veneto».
Lo afferma, in una nota, Roberto Marcato, vice presidente leghista della Provincia di Padova sulla volontà del figlio del boss di mafia di rimanere a Padova dopo che, giovedì prossimo, avrà esaurito la propria pena che stava scontando, in affido ai servizi sociali, nel capoluogo euganeo. «Giovedì prossimo si aprono 'le portè per Giuseppe Salvatore, sarà un uomo libero - rileva Marcato -. E lui ha già dichiarato di voler rimanere a vivere a Padova perchè questa, ormai, è la sua città». «'Onorato di essere figlio di Totò Riinà disse - ricorda Marcato -. Ecco caro Salvuccio, nulla contro di lei ma solo quando rinnegherà pubblicamente suo padre, la storia di suo padre e la mafia che lui per anni ha rappresentato ai massimi vertici, ecco forse solo allora potrà meritare di restare a vivere a Padova».
PADOVA. "Ci manca solo di dover pensare anche al figlio di Totò Riina", visto che «alla Sicilia noi veneti stiamo già dando tanto e forse troppo visto che continuiamo a pagare i loro numerosi ed inutili stipendi che ci costano quasi 1,5 miliardi di euro, circa 3mila miliardi delle vecchie lire, in più rispetto al Veneto».
Lo afferma, in una nota, Roberto Marcato, vice presidente leghista della Provincia di Padova sulla volontà del figlio del boss di mafia di rimanere a Padova dopo che, giovedì prossimo, avrà esaurito la propria pena che stava scontando, in affido ai servizi sociali, nel capoluogo euganeo. «Giovedì prossimo si aprono 'le portè per Giuseppe Salvatore, sarà un uomo libero - rileva Marcato -. E lui ha già dichiarato di voler rimanere a vivere a Padova perchè questa, ormai, è la sua città». «'Onorato di essere figlio di Totò Riinà disse - ricorda Marcato -. Ecco caro Salvuccio, nulla contro di lei ma solo quando rinnegherà pubblicamente suo padre, la storia di suo padre e la mafia che lui per anni ha rappresentato ai massimi vertici, ecco forse solo allora potrà meritare di restare a vivere a Padova».
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