Genova, 27 feb. (TMNews) - In provincia di Imperia 3 studentesse di buona famiglia di età compresa tra i 14 e i 15 anni si prostituivano da circa un mese per arrotondare la propria paghetta.
A segnalare il giro di baby prostitute alla polizia, che lo ha subito stroncato sul nascere, è stato un cliente di 30 anni che, giunto sul luogo dell'appuntamento, si è reso conto dell'età della ragazza e, dopo aver rifiutato il rapporto, si è subito recato in commissariato per denunciare l'accaduto.Le giovani studentesse, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbero deciso di pubblicare degli annunci su un sito di incontri per maggiorenni, dopo aver letto la notizia delle baby prostitute di Roma. I rapporti venivano consumati nelle abitazioni dei clienti o nelle loro auto, in zone appartate. in alcune circostante, in cambio di una ricarica del telefonino, le ragazze avrebbero inviato anche delle foto osé ai propri clienti.
Le indagini, coordinate dalla Procura distrettuale di Genova, hanno portato all'iscrizione nel registro degli indagati di 5 persone con l'accusa di prostituzione minorile ma il numero è destinato a salire. Nei telefonini della ragazze sono stati infatti trovati decine di numeri di altri possibili clienti.
Per evitare che le studentesse continuassero a prostituirsi, i poliziotti del commissariato di Ventimiglia hanno subito allertato i genitori, che non sapevano nulla dell'attività delle figlie. Le ragazze sono state poi convocate in un consultorio della zona per parlare con alcuni assistenti sociali.
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