Medico di guardia lasciava posto di lavoro per rifornirsi
LECCE - Durante il turno di guardia medica in un paesino vicino Maglie un dottore si riforniva di droga dall’organizzazione sgominata all’alba di oggi dai carabinieri del Comando provinciale di Lecce. E’ quanto ha accertato l’inchiesta che ha portato stamane all’esecuzione di 11 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal giudice per le indagini preliminari del tribunale della città salentina Cinzia Vergine.
L'accusa è di associazione a delinquere finalizzata a una pluralità di delitti tra i quali furti, cessione, trasporto e detenzione di sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana, con l’aggravante di utilizzare armi. Uno degli arrestati si trovava già detenuto, 6 sono stati condotti in carcere e 4 sottoposti ai domiciliari.
Nel corso delle indagini e in particolare dell’attività d’intercettazione si è accertato come Andrea Santese, 36 anni, di Maglie, gestore del Bar Gemelli e già conosciuto alle forze di Polizia rifornisse, soprattutto di cocaina, molti giovani, agiati e insospettabili professionisti magliesi. Tra questi spiccano, un avvocato, alcuni commercianti e negozianti. E il medico che per rifornirsi dello stupefacente avrebbe lasciato scoperto il suo posto di lavoro.
Particolare rilevante: lo spaccio avveniva molto spesso all’interno di locali di Maglie, i cui gestori erano evidentemente consenzienti, per i quali verrà chiesta la chiusura. Questa modalità è risultata così sicura e proficua da convincere il capo dell’organizzazione a rilevare un bar in centro, del quale è divenuto gestore di fatto, dove ha assunto come baristi, per vari periodi, alcuni dei suoi 'collaboratorì, oggi colpiti da una ordinanza ed altri indagati o segnalati. Nel corso dell’attività d’intercettazione è stato accertato come Santese cedesse, in alcuni casi, cocaina in cambio di prestazioni sessuali.
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