CALTANISSETTA. La Corte d'Appello di Caltanissetta ha confermato il maxi sequestro di beni all'imprenditore Pietro Di Vincenzo, ex presidente di Confindustria Caltanissetta, cui sono stati confiscati 280 milioni di euro tra immobili e fette societarie d'imprese nel settore edile ed immobiliare.
La confisca è scattata dopo il coinvolgimento dell'ex presidente degli industriali nisseni in un'inchiesta romana su mafia e appalti, in cui ha avuto una condanna a un anno e otto mesi per concorso esterno in associazione mafiosa. L'imprenditore è stato poi assolto in secondo grado. Poi alcuni mesi fa, Di Vincenzo è stato condannato dal tribunale di Caltanissetta a 10 anni di reclusione per estorsione nei confronti dei suoi dipendenti.
La confisca è scattata dopo il coinvolgimento dell'ex presidente degli industriali nisseni in un'inchiesta romana su mafia e appalti, in cui ha avuto una condanna a un anno e otto mesi per concorso esterno in associazione mafiosa. L'imprenditore è stato poi assolto in secondo grado. Poi alcuni mesi fa, Di Vincenzo è stato condannato dal tribunale di Caltanissetta a 10 anni di reclusione per estorsione nei confronti dei suoi dipendenti.
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