Decapitato il clan dei Gallo-Cavaliere ottanta persone arrestate
In azione nella notte i carabinieri. Le accuse: traffico e detenzione di stupefacenti e associazione mafiosa
di Maurizio Cerino
L’operazione è la conclusione operativa di un’inchiesta diretta dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, iniziata nel 2009 dai carabinieri del reparto investigativo del gruppo territoriale Torre Annunziata, coordinato cal colonnello Nicola Conforti. Fra gli arrestati, secondo quanto è stato appreso finora, vi sarebbero anche i componenti dello «stato maggiore» del clan e il gruppo di fuoco costituito dai «Pisielli», tutti arroccati nel rione Penniniello. Tra gli arrestati vi sono anche sette affiliati al clan Gionta.
Tutti sono accusati di associazione di stampo mafiosa e, secondo i rispettivi ruoli ricoperti nell’organizzazione, i capi di imputazione comprendono anche il traffico internazionale di droga aggravati dal carattere transnazionale dell’attività, la detenzione di armi da fuoco e munizioni aggravata dalla finalità mafiosa, riciclaggio di capitali ed estorsione. Per quest’ultimo reato i carabinieri avrebbero definito una cinquantina di casi dei quali soltanto qualcuno denunciato dalla vittima di turno.
Applicate anche misure di sicurezza patrimoniali con il sequestro di quote societarie e immobili. Nel rione Penniniello è stato scoperto anche una sorta di poligono per le esercitazioni di tiro a bersaglio con le armi in dotazione agli affiliati. L’area era stata sistemata all’interno di una grossa struttura scolastica pubblica, poi dismessa dall’ente proprietario e lasciata nel totale degrado e totalmente vandalizzata.
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