A Giovanni Bosco, - parente di Salvatore Inzerillo, boss ucciso nell'81 a Palermo,- sono stati inflitti 9 anni di reclusione, mentre Alfonso Gambino è stato condannato a 4 anni e 4 mesi
PALERMO. Il gup Vittorio Anania ha condannato due degli «scappati», i boss perdenti della guerra di mafia costretti all'esilio negli Usa dai corleonesi di Totò Riina, che secondo l'accusa sarebbero tornati per diventare esponenti della cosca di Passo Di Rigano. A Giovanni Bosco, - parente di Salvatore Inzerillo, boss ucciso nell'81 a Palermo,- sono stati inflitti 9 anni di reclusione, mentre Alfonso Gambino è stato condannato a 4 anni e 4 mesi. Assolti «per non aver commesso il fatto» Ignazio Mannino e Matteo Inzerillo, quest'ultimo accusato di mantenere i rapporti con altri esponenti del mandamento che incontrava utilizzando mezzi dell'azienda municipalizzata dei trasporti di cui era dipendente. I quattro, secondo la Procura, erano presenti al summit mafioso di Villa Pensabene del febbraio 2011. Il gup ha inoltre riconosciuto al centro Pio La Torre un risarcimento la cui entità sarà stabilità in sede civile.
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