Arrestate due persone a Cosenza
Fu una missione punitiva quella che uccise a Cosenza Francesco Messinetti. La squadra mobile di Cosenza ha fatto luce su un delitto particolarmente crudele: la vittima era a casa, fu invitata a scendere e massacrata di botte. In maette sono finite due persone di 77 e 36 anni
COSENZA – La Squadra Mobile di Cosenza ha arrestato due persone, accusate dell’omicidio di Francesco Messinetti, avvenuto a seguito di un pestaggio effettuato il 30 marzo scorso nella zona di via degli Stadi, a Cosenza. Si tratta di due uomini già noti alle forze dell’ordine: Ottavio Carolei, 77 anni, e Maurizio Rango, 36 anni, quest’ultimo ritenuto membro del temuto clan degli zingari. Messinetti sarebbe stato barbaramente picchiato a causa di un parcheggio, un posto auto per il quale la vittima avrebbe avuto già dei problemi in passato. Sarebbe scattata una missione punitiva. Sembra che Messinetti, che era a casa, sia stato invitato a scendere e che nell’atrio del portone del condominio sia stato aggredito. La sorella e la madre avrebbero tentato di intervenire per bloccare il pestaggio. Poi nei giorni successivi, per paura di una possibile ritorsione, le donne hanno evitato di presentare denunce. L’uomo fu portato in ospedale a bordo di un’ambulanza, ancora cosciente. Ma aveva perso molto sangue e vi giunse in coma, per poi morire il 3 aprile. L’autopsia ha chiarito che il decesso è avvenuto per un violento trauma al capo, probabilmente per i colpi sferrati con un bastone o una spranga.Francesco Messinetti, soprannominato 'U nnicchiu, sbarcava il lunario facendo il parcheggiatore al centro commerciale Metropolis di Rende. Viveva con la madre dopo la separazione dalla moglie
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