CAIVANO - Assalto al furgone blindato : panico tra centinaia di automobilisti e scene di guerra sulla statale Sannitica. Un commando di dodici malviventi, ha tentato di razziare un milione e mezzo in contanti, trasportato da un blindato dell’istituto di vigilanza privata «Poliziotto Notturno»” di Benevento, mentre percorreva la Statale sannitica, nei pressi di Pascarola, la frazione industriale di Caivano al confine con il Casertano.
E nonostante che i banditi avessero chiuso la statale, mettendo di traverso ben sette veicoli, il colpo è fallito sia per la resistenza delle pareti blindate del mezzo - che non hanno ceduto ai quattro potenti flex utilizzati per tagliare le lamiere - che per il tempestivo arrivo dei carabinieri della compagnia di Casoria, diretta dal capitano Gianluca Migliozzi. I banditi, prima di scappare hanno anche esploso un colpo con un fucile kalashnikov.
In tutta la zona è scattata una colossale caccia all’uomo. E a dar man forte ai carabinieri della compagnia di Casoria, coordinati sul posto dal tenente Guglielmo Palazzotti, sono intervenuti i militari del comando territoriale di Caserta e quelli delle altre compagnie vicine. I carabinieri hanno battuto la sterminata campagna di Terra di Lavoro, controllando vecchi casolari e cascine abbandonate, alla ricerca dei sei malviventi che erano scappati a piedi.
Un paio di ore dopo, è stata ritrovata nei pressi di un’area di servizio in disuso, la Peugeot 308, utilizzata dagli sei componenti del commando, che prima di abbandonarla l’hanno data alle fiamme. E nonostante il grande spiegamento di forze in campo, dei dodici - mancati - uomini d’oro, non è stata trovata alcuna traccia.
L’inferno è scoppiato poco dopo le 16, nei pressi della curva sulla Sannitica, sempre molto trafficata e in questi giorni ancora di più per lo shopping pasquale di migliaia di persone, che ogni giorno di recano nel vicino centro commerciale Campania. Il commando di dodici malviventi, giunto a bordo di quattro camion e tre auto, con perfetto tempismo, ha circondato il blindato della società di polizia privata Poliziotto Notturno su cui c’erano tre vigilantes e un milione e mezzo di euro, raccolto pressi i centri commerciali della zona e destinati al caveau della società.
I banditi, che avevano studiato il colpo, calcolando tempi e modalità di azione, con i sette veicoli hanno chiuso la Sannitica, isolando in una sorta di tonnara, il mezzo blindato. I quattro camion, sono stati messi di traverso, verso il lato in direzione di Maricianise, mentre le tre auto, hanno sbarrato il traffico, sul lato verso Caivano. Poi tutto si è svolto in una manciata di minuti. Sei banditi, (tre per parte lato Caivano e lato Marcianise) armati di tutto punto, hanno effettuato una sorta di cordone sanitario, tenendo a bada gli automobilisti.
Gli altri sei, imbracciando kalashnikov e i potenti flex, sono balzati sul tettuccio del mezzo blindato, attaccando con quelle lame rotanti la carrozzeria del blindato, che i malviventi volevano aprire a mo di scatola di sardine. E invece la protezione metallica si è rivelata davvero molto resistente. E il tempo per il malviventi è scivolato inesorabilmente in extra time. E quando è giunto in lontananza il suono delle sirene delle auto dei carabinieri, che erano stati immediatamente allertati da decine di telefonate al 112, i malviventi imprecando in dialetto hanno dovuto abbandonare il campo.
I sei banditi che componevano il cordone di copertura attorno al blindato, sono addirittura scappati a piedi nella vicina campagna, gli altri a bordo della Pegeout 308, poi data alle fiamme. Il traffico è ripreso a scorrere solo nella tarda serata.
E nonostante che i banditi avessero chiuso la statale, mettendo di traverso ben sette veicoli, il colpo è fallito sia per la resistenza delle pareti blindate del mezzo - che non hanno ceduto ai quattro potenti flex utilizzati per tagliare le lamiere - che per il tempestivo arrivo dei carabinieri della compagnia di Casoria, diretta dal capitano Gianluca Migliozzi. I banditi, prima di scappare hanno anche esploso un colpo con un fucile kalashnikov.
In tutta la zona è scattata una colossale caccia all’uomo. E a dar man forte ai carabinieri della compagnia di Casoria, coordinati sul posto dal tenente Guglielmo Palazzotti, sono intervenuti i militari del comando territoriale di Caserta e quelli delle altre compagnie vicine. I carabinieri hanno battuto la sterminata campagna di Terra di Lavoro, controllando vecchi casolari e cascine abbandonate, alla ricerca dei sei malviventi che erano scappati a piedi.
Un paio di ore dopo, è stata ritrovata nei pressi di un’area di servizio in disuso, la Peugeot 308, utilizzata dagli sei componenti del commando, che prima di abbandonarla l’hanno data alle fiamme. E nonostante il grande spiegamento di forze in campo, dei dodici - mancati - uomini d’oro, non è stata trovata alcuna traccia.
L’inferno è scoppiato poco dopo le 16, nei pressi della curva sulla Sannitica, sempre molto trafficata e in questi giorni ancora di più per lo shopping pasquale di migliaia di persone, che ogni giorno di recano nel vicino centro commerciale Campania. Il commando di dodici malviventi, giunto a bordo di quattro camion e tre auto, con perfetto tempismo, ha circondato il blindato della società di polizia privata Poliziotto Notturno su cui c’erano tre vigilantes e un milione e mezzo di euro, raccolto pressi i centri commerciali della zona e destinati al caveau della società.
I banditi, che avevano studiato il colpo, calcolando tempi e modalità di azione, con i sette veicoli hanno chiuso la Sannitica, isolando in una sorta di tonnara, il mezzo blindato. I quattro camion, sono stati messi di traverso, verso il lato in direzione di Maricianise, mentre le tre auto, hanno sbarrato il traffico, sul lato verso Caivano. Poi tutto si è svolto in una manciata di minuti. Sei banditi, (tre per parte lato Caivano e lato Marcianise) armati di tutto punto, hanno effettuato una sorta di cordone sanitario, tenendo a bada gli automobilisti.
Gli altri sei, imbracciando kalashnikov e i potenti flex, sono balzati sul tettuccio del mezzo blindato, attaccando con quelle lame rotanti la carrozzeria del blindato, che i malviventi volevano aprire a mo di scatola di sardine. E invece la protezione metallica si è rivelata davvero molto resistente. E il tempo per il malviventi è scivolato inesorabilmente in extra time. E quando è giunto in lontananza il suono delle sirene delle auto dei carabinieri, che erano stati immediatamente allertati da decine di telefonate al 112, i malviventi imprecando in dialetto hanno dovuto abbandonare il campo.
I sei banditi che componevano il cordone di copertura attorno al blindato, sono addirittura scappati a piedi nella vicina campagna, gli altri a bordo della Pegeout 308, poi data alle fiamme. Il traffico è ripreso a scorrere solo nella tarda serata.
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