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mercoledì 25 aprile 2012
Blitz nel Foggiano Arrestato «Candidato a sindaco e a killer»
APRICENA - All’apertura della campagna elettorale in piazza ci andò a cavallo. Come un cow-boy o forse sentendosi un novello Garibaldi sulla scia dell’entusiasmo non ancora sopito per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Personaggio eclettico, candidato sindaco nato all’improvviso all’ombra di una campagna elettorale ormai prossima al traguardo del 6 e 7 maggio. È il ritratto di Michele Taurisano, 36 anni, a capo della civica «Buon giorno Apricena» in corsa per lo scranno più importante del Comune ai piedi del Gargano. È accusato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro le persone e il patrimonio con alle spalle il racket della guardiania per gli impianti fotovoltaici. Un boccone molto appetito su cui ha allungato le sue mani la criminalità organizzata locale. Estorsioni e anche omicidi dietro il ventaglio di ipotesi accusatorie della Procura della Repubblica di Lucera che hanno portato all’emissione di otto ordinanze di custodia cautelare (sei le persone arrestate, due quelle ricercate) eseguite ieri mattina all’alba dai carabinieri della compagnia di San Severo con l’ausilio di un elicottero e un ingente numero di militari in supporto.
Con Taurisano sono finiti in carcere i sanseveresi Nicola Salvatore, 51 anni; Antonio Cursio, 54 anni; Leonardo Ferrelli, 31 anni; Nicola Ferrelli, 35 anni. Sei sono stati arrestati, due risultano irreperibili. Chiave di volta dell’indagine che ha fatto leva su u n’intensa attività investigativa da parte dei militari, è la figura di Taurisano, incensurato da poco datosi alla politica. Secondo l’accusa, a lui spettava il compito di commettere due omicidi nei confronti di due sanseveresi. Un obiettivo importante - secondo gli inquirenti - per ristabilire la leadership sulla piazza del centro dell’Alto Tavoliere dove evidentemente è in atto una «guerra» per accaparrarsi il mercato relativo alle estorsioni.
Durante le indagini è emerso che Taurisano avrebbe ricevuto in dotazione una pistola pare appartenuta all’ex boss ucciso nel 2004 con caricatore e relativo munizionamento. Perquisendo l’abitazione del candidato sindaco, gli inquirenti hanno sequestrato il silenziatore di un revolver nascosto nell´intercapedine di un box. Proprio Taurisano sarebbe stato individuato da un gruppo criminale facente capo a Nicola Salvatore, uno degli indagati arrestati ieri mattina, pregiudicato locale che era in semilibertà, con l’intento di uccidere due fratelli che operano nel settore della guardiania dei parchi fotovoltaici per accaparrarsi il controllo del lucroso giro d’affari e di vendicare l’omicidio del fratellastro in cui i due sono ritenuti implicati pur non essendo stati gli autori materiali.
Taurisano si ritiene fosse anche il custode di armi che poi avrebbe dovuto rivendere al altri pregiudicati con cui era in contatto. Non è tutto. Sempre secondo quanto accertato dai carabinieri il gruppo delinquenziale gestiva anche un giro di estorsioni nel settore delle guardianie dei campi fotovoltaici.
ANTONIO D’AMICO
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