di MONICA SERRA
TREPUZZI - Adescata in chat a 14 anni da un 62enne che si sarebbe spacciato per un suo coetaneo. Invaghita di lui e convinta a spogliarsi e a compiere atti sessuali in webcam, l’adolescente, originaria di Trepuzzi, aveva perso la testa per il presunto ragazzo senza volto. O meglio, dal volto fasullo, proprio come i profili che aveva aperto sui social network Messenger e Skype.Accusato di pedopornografia e detenzione di materiale pornografico, Ercole Pierleoni, 62 anni, di Tivoli, a breve dovrà presentarsi davanti al giudice dell’udienza preliminare Cinzia Vergine.
A dare il via alle indagini, oramai arrivate al capolinea, coordinate dal sostituto procuratore Stefania Mininni, una segnalazione dei genitori della presunta vittima, che si erano resi conto che l’adolescente si chiudeva spesso in camera e assumeva atteggiamenti sospetti.
La madre ha visto e ha capito qualcosa. Allarmata si è immediatamente rivolta alle forze dell’ordine.
Sono stati lunghi e complessi gli accertamenti condotti dagli uomini della polizia postale, al comando dell’ispettore Salvatore Antonio Madaro che, oltre un anno fa, con un decreto di sequestro firmato dal pubblico ministero, hanno apposto i sigilli sui computer della ragazzina, prima, e del 62enne poi.
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