«Niente ergastolo, sono pentiti»
Parliamo di loro: dei filatori e degli specchiettisti, quelli che meno di un anno fa hanno provocato la morte di Pasquale Romano, l’operaio ucciso lo scorso 15 ottobre a Marianella. È il cuore della requisitoria contro imputati che con la loro confessione hanno offerto una ricostruzione «granitica» di una pagina nera della cronaca degli ultimi anni. Aula 115, parla il pm anticamorra Enrica Parascandolo, donna e madre, prima ancora che magistrato.
di Leandro Del Gaudio
Come spiegare ai parenti o agli amici di un ragazzo ucciso per errore la mancata richiesta di ergastolo per i suoi killer? Come raccontare all’opinione pubblica che, nonostante tutto, quei killer possono ottenere sconti e benefici? Eppure funziona così, per legge.Parliamo di loro: dei filatori e degli specchiettisti, quelli che meno di un anno fa hanno provocato la morte di Pasquale Romano, l’operaio ucciso lo scorso 15 ottobre a Marianella. È il cuore della requisitoria contro imputati che con la loro confessione hanno offerto una ricostruzione «granitica» di una pagina nera della cronaca degli ultimi anni. Aula 115, parla il pm anticamorra Enrica Parascandolo, donna e madre, prima ancora che magistrato.
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