FOGGIA – Dieci squadre dei Carabinieri dei NAS di Foggia, Bari e Taranto hanno sequestrato 42.000 litri di latte all’origine fresco ed arbitrariamente sottoposto a congelazione nonché oltre 130 tonnellate di alimenti. L’operazione nell’ambito delle attività di indagine e degli accertamenti relativi all’infezione da escherichia coli che ha colpito la Puglia.
Eseguite ispezioni igienico – sanitarie presso aziende agricole, ditte produttive, depositi, ingrossi e negozi alimentari. In particolare sequestrati oltre 48 tonnellate di pomodori posti all’essiccazione al sole su telai creati con tondini di ferro arrugginiti e reti in materiale plastico non idonei all’uso alimentare, esposti a diretto contatto con l’aria senza alcuna protezione dall’azione infestante di insetti ed animali, dalle intemperie e dalle contaminazioni di agenti atmosferici; circa 79 tonnellate di conserve di pomodoro e vegetali (tra cui peperoni e carciofi) ed alimenti vari confezionati e non (tra cui sacchi di riso e farina, peperoncino, pollo e pesce congelati, acqua e birra) prodotti o detenuti in precarie condizioni igienico – sanitarie ed in depositi non autorizzati. In tre negozi gestiti rispettivamente da un rumeno, un pachistano ed un bengalese, circa 1 tonnellata di alimenti preconfezionati di varia tipologia (peperoni, ketchup, tonno, pasta, burro, yogurt, cioccolata, sottaceti, croissant, couscous, birra, vino, thè, ecc.) poiché sprovvisti di indicazioni in lingua italiana; oltre mezza tonnellata di pasta alimentare fresca all’uovo con ripieno a base di carne (tortellini, ravioli, cappelletti) detenuta a temperatura ambiente anziché a temperatura refrigerata. Inoltre, i militari dei Nuclei, unitamente a personale dell’Azienda Sanitaria Provinciale, hanno proceduto alla sospensione di 4 attività (2 aziende agricole, una ditta di conserve vegetali ed un deposito di alimenti etnici) prive della prescritta dichiarazione di inizio attività e versanti in precarie condizioni igienico-sanitarie e strutturali.
Nessun commento:
Posta un commento