giovedì 20 dicembre 2012

Il racconto dello “specchiettista” pentito: «Così lo abbiamo ucciso»

Giovanni Gallo ricostruisce momento per momento l'agguato:
«Volevamo uccidere solo Formicola, invece i morti furono due»



Fu lui a indicare l'obiettivo ai killer, ruolo che nel gergo criminale viene definito dello "specchiettista", e a fornire, con le sue rivelazioni, una svolta alle indagini sui quattro omicidi di cui sono incolpate le tre persone arrestate oggi dai carabinieri.

Le parole di Giovanni Gallo hanno anche fatto luce sull'uccisione di Vincenzo Liguori. In quell'agguato doveva morire soltanto Luigi Formicola, vero obiettivo dei sicari. E, invece, i morti furono due. La decisione di collaborare, ha spiegato Gallo, è stata dettata da «un fatto di coscienza»: «Doveva essere un omicidio, ma poi ne sono successi due... Nessuno voleva ucciderlo il meccanico, là è capitata una disgrazia».

Gallo riferisce di avere incontrato, qualche ora prima dell'omicidio, Andrea Attanasio, suo conoscente, che cercava Formicola. Non ricordandosi che aspetto avesse, gli chiese di indicarglielo e il pentito accettò, anche perchè era indebitato con lui: «Va bene, me ne vado io sul posto, ti guardo io; quando sarà che esce dal circolo, ti chiamo, tu vieni».

Per segnalare che l'obiettivo stava uscendo dal circolo, Gallo avrebbe dovuto telefonare ad Attanasio e dirgli: «Vienimi a prendere». Formicola tardò molto a uscire: «Ho aspettato un altro pò, ho bevuto l'acqua, ho mangiato qualche gomma, ho fumato qualche sigaretta, sono stato in macchina, sono risalito, sono risceso. Dopo un pò è uscito questo Ciro (così era chiamato Luigi Formicola, ndr). Davanti al meccanico stava fermata la sua macchina. Il meccanico si è avvicinato a lui e parlavano. Vidi il meccanico che teneva una pezza in mano, si pulì le mani, lo ricordo come se fosse ieri! È un anno che non mi si toglie dalla testa questo fatto. E gli dà la mano e si misero a parlare. In quell'occasione ho fatto la telefonata, mi sono messo in macchina e sono andato via. Ho fatto il giro di nuovo e sono sceso un'altra volta per dove sta il meccanico e già era successo tutto».

In un primo momento nè Gallo nè Attanasio si accorsero che i morti erano due: il pentito lo seppe da un conoscente e corse a protestare da Attanasio, che gli rispose: «Questo mi dispiace, ma io non l'ho voluto. Non è quello che volevo».

Nessun commento:

Posta un commento