ROMA – 12 dicembre 2012, la perfezione. 21 dicembre 2012, l’apocalisse. Solo nove giorni separano queste due date così ricche di significato simbolico. Troppa fretta, santo Maya.
12/12/12 è una data sacra per gli appassionati di simbolismo. Il 12 è un numero ‘sacro’ anche per i cristiani tanto che Papa Benedetto XVI userà Twitter per la prima volta il 12 dicembre 2012 alle ore 12.
12 erano gli apostoli, 12 i segni dello Zodiaco, 12 i mesi dell’anno, 12 i figli di Giacobbe, le tribù d’Israele e 12 volte Gesù Cristo apparì dopo la sua morte.
Etruschi e romani dividevano il proprio pantheon divino in 12 parti, 12 erano anche le porte della città d’Israele e 12 saranno gli angeli che – secondo la Bibbia – le custodiranno nel giorno dell’apocalisse.
Non solo religione. Il 12 è un numero sacro anche nell’esoterismo. I Tarocchi sono composti da 12 carte e il 12 rappresenta il sacrificio. Un sacrificio necessario per una nuova trasformazione. Il 12 è la somma di 5 (materia) e 7 (spirito), simboleggiando così completezza e proporzione sacra.
12 è un numero ricorrente anche nell’astronomia e nel mito. Sono 12 le costellazioni, i pianeti e mezzogiorno è l’orario in cui il Sole si trova allo Zenit. Nel mito troviamo le 12 fatiche d’Ercole, i 12 cavalieri della Tavola Rotonda e 12 i nomi del Dio Scandivano Odino.
Il 12 dicembre 2012 così si trasforma in una data sacra e ricca di avvenimenti: l’asteroide Toutatis passerà a ‘soli’ 6,9 milioni di chilometri di distanza dalla Terra: l’inglese Paul Lancaster lancerà la sua No E-Mail Day per promuovere il faccia a faccia e riconnettersi con il mondo “off line”; il Papa userà per la prima volta Twitter ma, soprattutto, mancheranno solo 9 – altro numero sacro – giorni alla presunta Apocalisse Maya. Nove giorni tra la perfezione e l’apocalisse
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