martedì 27 agosto 2013

Napoli. Tombe scoperchiate e lapidi distrutte

Al cimitero il degrado degli «uomini illustri»


Poggioreale, tradite storia e memoria. Scene choc dal «quadrato»: sepolcri profanati e arredi danneggiati

di Giuseppe Crimaldi
C’è un luogo in ogni angolo del mondo e in ciascuna città che meriterebbe, per il solo fatto di essere destinato a ospitare i morti, un rispetto e un’attenzione particolare.

Come tutti i luoghi delle memoria e degli affetti perduti il cimitero resta una di quelle cartine di tornasole che dovrebbero dimostrare anche la cura, l’attenzione e l’efficienza di una pubblica amministrazione.

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Se questo è vero, allora viene da chiedersi dove sia finito il senso della misura di chi - istituzionalmente chiamato a tutelare memoria, ricordo e decoro - si ostina a non vedere in quale stato vergognoso versa il quadrato degli uomini illustri di Poggioreale.

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Che a Napoli il confine tra sacro e profano sia un diaframma perennemente labile e oscillante è cosa nota. Ma qui siamo ben oltre quel limite: ed è bastata una visita di un paio d’ore per documentarlo, per quanto più che le parole parlano in questo caso le immagini: l’inno stonato a una vergogna che si perpetua, all’incuria e al degrado in cui è sprofondata questa porzione di «terrasanta» che - per il fatto stesso di ospitare il sonno eterno dei suoi più illustri rappresentanti - meriterebbe semmai un’attenzione ancora maggiore.

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