Preso in un centro commerciale Salvatore Bonomolo, ricercato dal 2007, è esponente della famiglia di "Palermo Centro" inserita nel mandamento di "Porta Nuova"
PALERMO. Gli uomini della sezione Catturandi della questura di Palermo, del Servizio centrale operativo della Polizia e dell'Interpol hanno arrestato il boss latitante Salvatore Bonomolo. La cattura è avvenuta in Venezuela: al blitz ha partecipato la polizia dello Stato sudamericano. Ricercato dal 2007 per associazione mafiosa ed estorsione, Bonomolo è esponente della famiglia mafiosa di "Palermo Centro" inserita nel mandamento di "Porta Nuova". L'operazione nasce da un'attività investigativa iniziata ad aprile e conclusa con l'arresto di Bonomolo nella cittadina venezuelana di Porlamar, nell'isola di Margarita. Il capomafia è stato preso in un centro commerciale, il "Sambil", portato negli uffici di polizia e poi in tribunale.
«Mai come in questi casi va ricordato come è davvero importante l'impegno degli investigatori. L'indagine è partita da Palermo per proiettarsi su scenari internazionali e lì grazie al coordinamento con l'Interpol e le polizie locali è stato possibile portare a termine l'operazione. È la dimostrazione che non ci sono paradisi di impunità e quanto sono importanti le intercettazioni, teniamoci stretti questo strumento d'indagine fondamentale». Lo ha detto il procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia. Bonomolo non aveva mai interrotto i suoi contatti con la Sicilia, e questo gli è stato fatale. Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto e dal sostituto Lia Sava. «Questo arresto - ha concluso Ingroia - capita in un momento particolare per me, visto che tra qualche settimana andrò in
Guatemala. Nel percorso professionale bisogna guardare non solo a casa nostra ma anche fuori, alle mafie transnazionali».
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