martedì 28 agosto 2012

Agguato a Scampia, un morto e due feriti



E' guerra dopo l'omicidio a Terracina  
  NAPOLI - La guerra di Camorra è riesplosa ufficialmente. Nel quartiere di Scampia, nella vela celeste, s'è stata una sparatoria al termine della quale un uomo è morto e due risultano feriti. Gennaro Ricci, 36 anni, questo il nome della vittima. Sarebbe vicino ai Vannella Grassi.


Sul posto le forze dell'ordine che hanno immediatamente avviato le indagini. Secondo le prime indescrezioni i feriti sono fuggiti dopo l'agguato.

Le altre due persone coinvolte nella sparatoria sono state successivamente portate al Cardarelli e al San Giovanni Bosco. Si tratta di Salvatore Piedimonte un 19enne di Giugliano. L'altro si chiama Vincenzo La Sorte ha 25 anni ed è residente in via Stadera a Napoli. Il primo è giunto al nosocomio senza la scorta della polizia. Il secondo, invece, sarebbe stato portato al San Giovanni con una vettura privata.

Non sono gravi le condizioni dei due feriti dell'agguato di Scampia, Salvatore Piedimonte e Vincenzo Lo Forte. Molto probabilmente i sicari sono arrivati a bordo di un'auto ed hanno sparato con pistole di tipo diverso.

Uno dei due è uscito dalla vettura è entrato all'interno della vela ed ha ucciso Ricci, probabilmente unico obiettivo degli assassini. Macchie di sangue ovunque, non solo sull'asfalto ma anche su delle auto in sosta. Adesso Scampia vive nel terrore: il botta a risposta tra il clan Grassi e gli scissionisti. Il quartiere è presidiato dalla polizia.

Sul fronte delle indagini prende consistenza l'ipotesi formulata dagli investigatori della Squadra Mobile di Napoli che Gennaro Ricci, appartenente ai Grassi (i cosiddetti «girati») sia stato ucciso per ritorsione all'omicidio di Gaetano Marino vittima di un agguato nei giorni scorsi sul lungomare di Terracina.

I girati sono una costola degli scissionisti fuoriusciti da tempo dalla cosca, con la quale hanno ingaggiato una faida iniziata nei mesi scorsi. Gli investigatori temono che adesso inizi un botta e risposta tra i due clan che potrebbe provocare una lunga scia di vittime.

Una risposta al delitto di Marino è stata la prima preoccupazione degli inquirenti.
L'escalation di violenza preoccupa il presidente dell'ottavo Municipio Angelo Pisani che chiede l'intervento dell'esercito.

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