giovedì 2 gennaio 2014

Racket a Posillipo, anche le ambulanze nel mirino del clan




di Leandro Del Gaudio
Per loro suona un po’ come una beffa o come una maledizione, quella collina di Posillipo. Per due fratelli, quel pezzo di città non ha portato bene negli ultimi mesi, vuoi se ti ritrovi al Virgiliano per cercare un po’ di intimità, vuoi se provi a lavorare onestamente, facendo leva solo sullo spirito di impresa.

Posillipo amara per due fratelli, protagonisti di due fatti di cronaca: il più piccolo qualche mese fa, travolse ed uccise due centauri dopo aver subìto la rapina del cellulare, al termine di un lungo inseguimento immortalato da una telecamera in via Posillipo; l’altro, invece, fa l’imprenditore, gestisce il parco ambulanze dell’ospedale Fatebenefratelli e pochi giorni fa è stato protagonista dell’arresto di Ciro Mendozza, sorvegliato speciale e presunto camorrista ritenuto legato al clan Calone. Decisive in quest’ultimo caso le indagini dei carabinieri, che hanno consentito di ricostruire la sfera d’azione di Mendozza, classe 1979, arrestato per estorsione aggravata dalla finalità camorristica, dopo una recente scarcerazione.

Indagini della Dda dell’aggiunto Gianni Melillo, stando a quanto emerge dal decreto di fermo a carico di Mendozza, il pregiudicato avrebbe provato a ricompattare il proprio seguito criminale, a partire dai giorni immediatamente successivi al suo ritorno a casa.

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