sabato 6 luglio 2013

Sequestri, spaccio ed estorsioni erano organizzati su Facebook



Maxi-blitz dei carabinieri di Torino in 6 regioni: 43 persone in manette


daniela lanni
torino
Erano specializzate in traffico internazionale di droga, estorsioni e sequestri di persona le due organizzazioni criminali albanesi, smantellate dai carabinieri di Torino. Operavano in sei regioni italiane: Lazio, Lombardia, Umbria, Piemonte, Toscana e Veneto. In manette sono finite 45 persone, ma il numero è destinato a crescere. L’indagine, lunga e minuziosa, ha preso il via nel 2011 da due diversi filoni: il sequestro a Orbassano di 3,7 Kg di eroina, avvenuto durante un controllo di routine dei militari e, da un contatto intercettato tra le organizzazioni per la cessione di oltre 600 grammi di droga.

Moderno il «modus operandi» che i due gruppi seguivano per ricevere le ordinazioni dello stupefacente e per prendere le decisioni operative: avvenivano con Facebook, chat rooms ed e-mail, perché ritenute più sicure. La droga, invece, veniva nascosta in aperta campagna, sotto terra, nella zona della Continassa. Da quanto accertato dagli investigatori il volume d’affari era di due milioni di euro al mese. I proventi del narcotraffico venivano investiti soprattutto nel mercato immobiliare in Albania, ma anche in Italia. In particolare a Torino avevano acquistato locali commerciali, come bar, pub e carrozzerie, mentre in Toscana, uno dei principali esponenti, aveva comprato una collina dove oltre a un cascinale c’erano uliveti e vigneti.
Le due organizzazioni albanesi erano ben strutturate tanto che i vertici erano in grado di fornire sostegno logistico ai propri corrieri e assistenza legale ai dipendenti arrestati. Le accuse per tutti sono di traffico internazionale di droga, 15 devono rispondere anche di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. 

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