MILANO. È morto nella sua casa di Milano, dove era in detenzione domiciliare per problemi di salute da qualche mese, lo storico boss palermitano Gaetano Fidanzati, 78 anni. A confermare la notizia è il suo avvocato, Giuseppe Scozzola. Dopo essere stato colpito da un grave ictus, il capomafia dell'Arenella era stato trasferito in un centro di riabilitazione a Bologna; l'aggravarsi delle sue condizioni di salute aveva indotto i magistrati ad acconsentire alla detenzione a casa. Condannato a 12 anni di carcere nel primo maxi processo a Cosa nostra, Fidanzati portò fiumi e fiumi di cocaina sulla piazza milanese. E nel 2009, dopo essere scappato da Palermo dove era ricercato come mandante dell'omicidio del compagno della figlia, venne arrestato proprio a Milano. Alcuni agenti della Mobile, liberi dal servizio, lo riconobbero mentre, ricercato dalle forze dell'ordine, passeggiava nel centro della città dove continuava ad avere interessi economici e contatti.
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domenica 6 ottobre 2013
Morto a Milano il boss Gaetano Fidanzati
MILANO. È morto nella sua casa di Milano, dove era in detenzione domiciliare per problemi di salute da qualche mese, lo storico boss palermitano Gaetano Fidanzati, 78 anni. A confermare la notizia è il suo avvocato, Giuseppe Scozzola. Dopo essere stato colpito da un grave ictus, il capomafia dell'Arenella era stato trasferito in un centro di riabilitazione a Bologna; l'aggravarsi delle sue condizioni di salute aveva indotto i magistrati ad acconsentire alla detenzione a casa. Condannato a 12 anni di carcere nel primo maxi processo a Cosa nostra, Fidanzati portò fiumi e fiumi di cocaina sulla piazza milanese. E nel 2009, dopo essere scappato da Palermo dove era ricercato come mandante dell'omicidio del compagno della figlia, venne arrestato proprio a Milano. Alcuni agenti della Mobile, liberi dal servizio, lo riconobbero mentre, ricercato dalle forze dell'ordine, passeggiava nel centro della città dove continuava ad avere interessi economici e contatti.
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