Maxi operazione a Milano dopo tre anni di indagini, coinvolti anche 7 minorenni. «La banda strutturata come un’organizzazione criminale»
Milano
Una baby-gang strutturata in modo gerarchico e impegnata in una lotta senza quartiere contro le bande rivali per il predominio del territorio. La polizia di Stato di Milano, nelle province di Milano, Brescia, Cremona, Novara, Pavia e Monza, ha eseguito 25 provvedimenti restrittivi nei confronti di ragazzi ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di associazione per delinquere, rapina, lesioni personali aggravate e porto illegale di armi da taglio. Le indagini, avviate nel 2010, hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari a carico dei componenti - prevalentemente giovani di origine latino-americana, 7 dei quali minorenni - di una “banda giovanile”, attiva nel capoluogo meneghino, che dovranno rispondere di reati di tipo predatorio e aggressioni contro esponenti di bande rivali.
In particolare le investigazioni hanno evidenziato che gli arrestati, appartenenti alla gang di origine salvadoregna Ms13, si erano strutturati in modo gerarchico, attribuendo a ciascun partecipe ruoli ben definiti in relazione alle attività illecite da realizzare.
In particolare le investigazioni hanno evidenziato che gli arrestati, appartenenti alla gang di origine salvadoregna Ms13, si erano strutturati in modo gerarchico, attribuendo a ciascun partecipe ruoli ben definiti in relazione alle attività illecite da realizzare.
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