Lamezia, polizia scopre una banda di 7 persone
Ad aprile e luglio erano state individuati malviventi che dovevano collocare due bombe ad alto potenziale. Ora gli agenti hanno ricostruito lo scenario e arrestato i complici: nel mirino c'era una persona ritenuta avversaria della cellula criminale
LAMEZIA TERME - Sono sette le persone per le quali è stato disposto l'arresto nel corso dell'operazione condotta a Lamezia Terme dalla polizia, contro una banda accusata di costruire ordigni per gli attentati esplosivi. Il blitz, scattato dalle prime ore del mattino, ha coinvolto pregiudicati ritenuti responsabili a vario titolo di fabbricazione, detenzione e porto in concorso di ordigni esplosivi di micidiale potenza. Si tratta delle bombe sequestrate il 2 aprile e il 28 giugno di quest’anno (LEGGI L'ARTICOLO), mentre venivano trasportate sul luogo dove dovevano essere collocati. Nel secondo caso vennero individuate le prime due persone della rete criminale e con le indagini si è ricostruito ora anche lo scenario fino a risalire agli altri complici.
Gli arrestati sono accusati anche di aver coltivato una piantagione del tipo canapa indiana sequestrata nel mese di luglio. Ma erano le bombe la principale occupazione del gruppo. Le indagini del commissariato di Lamezia Terme hanno accertato che la cellula criminale era in grado di costruire i congegni esplosivi di elevatissima pericolosità che dovevano essere utilizzati per un’azione intimidatoria contro un pregiudicato di Lamezia Terme, entrato in aperto contrasto col capo del gruppo criminale, che sarebbe Roberto Greco, 55 anni.
Le bombe, composte entrambe da oltre sette chili di esplosivo ad alto potenziale erano state anche riempite di bulloni di ferro per aumentarne le capacità distruttive.
Nessun commento:
Posta un commento