sabato 19 settembre 2015

“Ultimatum”: Meschina e pericolosa pagliacciata della Regione Siciliana!


È questo il caso che riguarda l’assunzione dei Testimoni di Giustizia  presso la Regione Siciliana a seguito della firma del protocollo d’intesa tra la Commissione Centrale per la protezione dei Testimoni di Giustizia, presieduta dal viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, e il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta.
Chi sono, dove e come vivono i Testimoni di Giustizia dovremmo saperlo. Non lo dovremmo sapere noi, non dovrebbero saperlo, a maggior ragione, altri soggetti. Eppure, grazie a quella che proprio un testimone di giustizia definisce la “meschina pagliacciata della Regione Siciliana”, l’identità segreta di alcuni di loro sembra essere diventato il segreto di pulcinella.
Nel mese di aprile, avevamo assistito ad una discutibile passerella del presidente siciliano, Rosario Crocetta, che in conferenza stampa aveva mostrato Testimoni di Giustizia da assumere dalla Regione. Una sfilata di persone usate quasi come fossero trofei, alcune delle quali incappucciate visti i presunti rischi ai quali andrebbero incontro se venisse resa nota la loro identità.
Il rispetto per le altrui angosce e dolori, unitamente a quello per le giuste aspettative di alcuni di questi quarantotto testimoni, ci avevano impedito di porre le domande più ovvie: Si recheranno a lavorare incappucciati? Andranno in ufficio con le rispettive scorte? Dai loro contratti non si evinceranno i termini di legge delle assunzioni? Sarà possibile mantenere segreta la loro identità?
Tra i Testimoni di Giustizia convocati, anche Angelo Vaccaro Notte, fratello di Vincenzo e Salvatore, uccisi dalla mafia, grazie alle cui rivelazioni si arrivò all’arresto di mafiosi latitanti, alla scoperta di un traffico di armi e droga e a quello di una diffusa corruzione politica che rende difficile scindere mafia e malaffare.

Vaccaro Notte, costretto a vivere fuori dalla Sicilia e che il giorno della conferenza stampa di Crocetta non era presente, aveva duramente stigmatizzato quella che aveva definito “una norma che mortifica lo status del testimone di giustizia, che non si preoccupa di restituire a chi ha messo a rischio la propria vita e quella dei propri cari una vita dignitosa, così come indicato dalle norme che prevedono che al testimone di giustizia vada assicurato il pregresso tenore di vita”.

Insomma, le solite ‘minchiate’ da Crocetta a Bubbico…” – le aveva definite Vaccaro Notte. Ma, a volte, alle ‘minchiate’ seguono altre ‘minchiate’. E così alla geniale idea  di far presentare all’incontro i Testimoni di Giustizia, sì incappucciati, ma con apposito documento d’identità recante le nuove e ‘segrete’ generalità, si fanno seguire quelle di un ‘ultimatum’ che, grazie alla gestione quantomeno bizzarra di tutta la vicenda, rischia di suonare come un ‘de profundis’ per il destinatario: “La S.V., assente alle precedenti convocazioni del 9 aprile u.s. e del 21 luglio u.s., è riconvocata il giorno 22 del mese di settembre 2015 alle h. 16.00 presso la Presidenza della Regione Siciliana sita in Palermo, Piazza Indipendenza n. 21 Palazzo d’Orleans, per la sottoscrizione del contratto individuale di lavoro a tempo pieno ed indeterminato, munita di valido documento di riconoscimento. La Sua mancata presenza, per la sottoscrizione del contratto, a seguito del presente ulteriore invito, determinerà la Sua esclusione dal beneficio dell’assunzione per manifesta rinuncia”.
Non si è fatta attendere la risposta di Angelo Vaccaro Notte, il quale in più circostanze ha inoltre chiesto un pubblico confronto a Crocetta: “Come posso accettare una proposta lavorativa da parte della regione Siciliana, visto che la Commissione Centrale con il SCP hanno trasmesso i miei dati con il cambio di generalità per il posto alla Regione, mentre invece, per la legge nazionale, con il nominativo originale?”

Com’era purtroppo prevedibile, i segreti di pulcinella, ovvero le generalità segrete di chi vive sotto protezione, rischiano di diventare noti a tutti.

Senza entrare nel merito di quello che può essere l’offerta dell’impiego e relativa remunerazione (1.100/1.300 euro mensili?) che, non tenendo conto di quanto indicato dalle norme che prevedono che al testimone di giustizia vada assicurato il pregresso tenore di vita (Angelo Vaccaro Notte era un imprenditore con entrate mensili nette che hanno toccato 86 milioni delle vecchie lire), rischia di trasformarsi in una miserabile elemosina che mortifica la dignità di chi ha creduto nelle istituzioni, c’è da chiedersi quali siano i criteri adottati per la tutela dei Testimoni di Giustizia.

Un argomento già dibattuto in passato, in merito al quale sono state prodotte svariate relazioni delle Commissioni Antimafia che nel tempo si sono succedute e e innumerevoli denunce fatte dai numerosi Testimoni di Giustizia (Testimoni a perdere- A. Mantovano; Tra l’incudine e il martello – Greco, Relazione sui Testimoni di Giustizia – Commissione Parlamentare Antimafia 2006).

“Ultimatum”: Meschina e pericolosa pagliacciata della Regione Siciliana!
La mafia uccide lo Stato ringrazia? A volte lo Stato non si limita ai soli ringraziamenti…
Gian J. Morici

http://www.lavalledeitempli.net/2015/09/18/la-mafia-uccide-lo-stato-ringrazia/



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