Quello che all'inizio sembrava un suicidio è diventato un rebus da risolvere. Gli agenti della squadra Mobile hanno depositato un'informativa di reato alla Procura della Repubblica che, stamani, ha deciso di notificare un avviso di garanzia ad un giovane di 29 anni che si trovava in casa con la donna. Poco prima di morire la trentacinquenne aveva confermato l'appuntamento con le amiche attraverso un sms
CROTONE – Trentacinque anni, affascinante avvocatessa molto nota in città, descritta come una persona allegra e solare. Eppure, sabato scorso, ha scelto di lanciarsi dal quinto piano di un palazzo dove si trovava in compagnia di un ragazzo di 29 anni. Forse ha scelto di togliersi la vita. Forse. Perché qualcosa non torna, e quarantotto ore dopo la tragica fine di Mariella Tamborrino, la squadra Mobile di Crotone ha depositato un’informativa di reato. Perché quello che sarebbe stato un suicidio è diventato, invece, un giallo in piena regola.
La svolta è arrivata in tarda mattinata, quando il sostituto procuratore Luisiana Di Vittorio ha sentito Michele Cavallo, il ventinovenne che si trovava in compagnia della professionista. Lui si è avvalso della facoltà di non rispondere, ed il magistrato gli ha notificato un avviso di garanzia con il quale gli contesta l'omicidio volontario.
D'altronde, gli inquirenti hanno avuto sin da subito diversi dubbi su come possano essere andati i fatti nell’appartamento di via Santa Croce, al civico 13. Qualcosa deve essere successa in quei minuti. Una lite, probabilmente. Furibonda, dal momento che Mariella Tamborrino aveva confermato da poco un appuntamento con le amiche. A loro aveva scritto un sms per dire che si sarebbero viste più tardi in un ristorante cittadino. Ed allora, cosa può essere cambiato in poco tempo, al punto da fare decidere alla giovane avvocatessa di gettarsi dal balcone? Oppure, cosa potrebbe avere scatenato l’ira di Michele Cavallo, fino a fare accadere l’irreparabile?
Al momento sono solo ipotesi investigative avvalorate dall'avviso di garanzia, con il giovane che in un primo momento aveva negato ogni addebito, confermando la tesi del suicidio che sarebbe avvenuto davanti ai suoi occhi.
Oggi è prevista l’autopsia sul corpo di Mariella Tamborrino, figlia di un poliziotto in pensione residente a Rocca di Neto. Ora Calvano potrà nominare un perito di parte che possa assistere agli esami. Il giallo è tutto racchiuso in quei drammatici minuti. Quando la giovane avvocatessa potrebbe avere deciso di farla finita, colpita magari dalla lite con il giovane; oppure quando il sorriso della promettente professionista potrebbe essere stato spento da un gesto irrimediabile dettato dall’ira. Saranno gli accertamenti della polizia a fare definitivamente chiarezza su un giallo in piena regola, che ha gettato nello sconforto quanti conoscevano Mariella e una intera città costretta a fare i conti con una morte ancora tutta da chiarire.
di SAVERIO PUCCIO
Nessun commento:
Posta un commento