Diciotto costruzioni buttate giù. Il fascicolo della Soprintendenza venne aperto tre anni fa.
AGRIGENTO. Diciotto immobili abusivi, costruiti nel parco archeologico di Agrigento, sono stati demoliti dagli stessi proprietari. Il fascicolo della Soprintendenza, l'ennesimo, contro l'abusivismo edilizio nella valle dei Templi, venne aperto tre anni fa.
«L'ultima demolizione - ha detto il dirigente dell'unità operativa archeologica Bernardo Agrò al Giornale di Sicilia - risale allo scorso 19 ottobre ed ha riguardato l'ampliamento, abusivo, di un vecchio fabbricato. Ad agosto era toccato, invece, ad un intero immobile in via Cavaleri Magazzeni. Abbiamo in corso nuove procedure - ha aggiunto Agrò - che riguardano altri due immobili e i proprietari si sono già mostrati disponibili ad abbattere». Alla Soprintendenza di Agrigento si parla pertanto di «svolta sociale». Sono infatti lontani i tempi in cui per demolire un immobile abusivo nella valle dei Templi arrivò l'Esercito.
«L'ultima demolizione - ha detto il dirigente dell'unità operativa archeologica Bernardo Agrò al Giornale di Sicilia - risale allo scorso 19 ottobre ed ha riguardato l'ampliamento, abusivo, di un vecchio fabbricato. Ad agosto era toccato, invece, ad un intero immobile in via Cavaleri Magazzeni. Abbiamo in corso nuove procedure - ha aggiunto Agrò - che riguardano altri due immobili e i proprietari si sono già mostrati disponibili ad abbattere». Alla Soprintendenza di Agrigento si parla pertanto di «svolta sociale». Sono infatti lontani i tempi in cui per demolire un immobile abusivo nella valle dei Templi arrivò l'Esercito.
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