PALERMO. La corte di Cassazione ha confermato le pene inflitte in secondo grado dai giudici d'appello di Palermo a 18 tra gregari e colonnelli del boss Bernardo Provenzano. Complessivamente agli imputati sono stati inflitti circa 200 anni di reclusione.
E' la seconda volta che i Supremi giudici si pronunciano sul processo denominato Gotha: la prima con l'annullamento per rideterminazione delle condanne che ha obbligato i magistrati di secondo grado a riconteggiare le pene. Ora, con la conferma del verdetto deciso sulla base dei principi fissati dalla sentenza di annullamento con rinvio.
A 26 anni e 8 mesi è stato condannato NINO ROTOLO, a 14 anni e 8 mesi ANDREA ADAMO, a 23 anni FRANCESCO BONURA, a 10 anni e 10 mesi GAETANO BADAGLIACCA, a 10 anni 20 giorni PIETRO BADAGLIACCA, a 13 anni e 6 mesi VINCENZO DI MAIO, a 18 anni PIETRO DI NAPOLI, a 15 anni e 10 mesi TOMMASO INZERILLO, a 11 anni e 9 mesi ALESSANDRO MANNINO, a 11 anni e 1 mese GIOVANNI MARCIANÒ, a 11 anni e 10 mesi NUNZIO MILANO, a 11 anni e 10 mesi SETTIMO MINEO, a 11 anni e 10 mesi FRANCESCO PICONE, a 11 anni e 6 mesi SALVATORE PISPICIA, a 12 anni e 8 mesi GAETANO SANSONE, a 8 anni e 5 mesi GIOVANNI NICOLETTI, a 5 anni GIUSEPPE SAVOCA e a 9 anni CARMELO CANCEMI.
Il processo nasce da un'importante indagine della Dda di Palermo che fece terra bruciata attorno agli uomini di Provenzano. Ore di intercettazione delle conversazioni che il capomafia Nino Rotolo aveva con i suoi fedelissimi in un box consentirono agli inquirenti di decapitare i clan palermitani.
E' la seconda volta che i Supremi giudici si pronunciano sul processo denominato Gotha: la prima con l'annullamento per rideterminazione delle condanne che ha obbligato i magistrati di secondo grado a riconteggiare le pene. Ora, con la conferma del verdetto deciso sulla base dei principi fissati dalla sentenza di annullamento con rinvio.
A 26 anni e 8 mesi è stato condannato NINO ROTOLO, a 14 anni e 8 mesi ANDREA ADAMO, a 23 anni FRANCESCO BONURA, a 10 anni e 10 mesi GAETANO BADAGLIACCA, a 10 anni 20 giorni PIETRO BADAGLIACCA, a 13 anni e 6 mesi VINCENZO DI MAIO, a 18 anni PIETRO DI NAPOLI, a 15 anni e 10 mesi TOMMASO INZERILLO, a 11 anni e 9 mesi ALESSANDRO MANNINO, a 11 anni e 1 mese GIOVANNI MARCIANÒ, a 11 anni e 10 mesi NUNZIO MILANO, a 11 anni e 10 mesi SETTIMO MINEO, a 11 anni e 10 mesi FRANCESCO PICONE, a 11 anni e 6 mesi SALVATORE PISPICIA, a 12 anni e 8 mesi GAETANO SANSONE, a 8 anni e 5 mesi GIOVANNI NICOLETTI, a 5 anni GIUSEPPE SAVOCA e a 9 anni CARMELO CANCEMI.
Il processo nasce da un'importante indagine della Dda di Palermo che fece terra bruciata attorno agli uomini di Provenzano. Ore di intercettazione delle conversazioni che il capomafia Nino Rotolo aveva con i suoi fedelissimi in un box consentirono agli inquirenti di decapitare i clan palermitani.
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