Sopra i cinquemila euro al mese ce ne sono 136mila
Tra paperoni e furbetti c'è chi non si lamenta e attende l'arrivo di un contributo di solidarietà. Dall'altra parte pensioni al minimo da fame, esodati e disoccupati senza Cig
walter passerini
E adesso che l’Inps ci dice che i Paperoni con una pensione superiore ai 20mila euro lordi al mese sono “solo” 540 possiamo dormire sonni tranquilli? Niente affatto: al di là della componente mediatica, il problema resta con tutta la sua zavorra di iniquità. Su oltre 16,5 milioni di pensionati, il 99,2% (16,4 milioni) percepisce una pensione sotto i 5.291 euro mensili. “Solo” 136.499 stanno sopra questa cifra. Tra i dieci e i 15mila euro al mese ci sono quasi 8mila pensionati. Sono 1.354 quelli che prendono più di 10mila euro al mese. Pochi numericamente, che portano a casa però oltre 1,5 miliardi l’anno.
Se a questi aggiungiamo il reddito pensionistico dei 127mila che si trovano tra i cinque e i 10mila euro al mese, che valgono oltre 10,7 miliardi l’anno, il malloppo sale a poco meno di 12 miliardi annui, un importo pensionistico davvero rilevante. Saranno questi i pensionati (d’oro e d’argento) sui cui calerà la scure (o il bisturi o il cesello) del governo per il famoso contributo di solidarietà? Ora non è dato saperlo, ma intanto salgono le attese, le preoccupazioni, le speranze e anche diverse iniziative. Lungi dal poter mettere in discussione tutta la riforma Fornero, le proposte fioccano, alcune in verità molto costose, altre più alla portata.
Una di queste l’ha messa in campo per esempio un quarantenne, di mestiere consulente, che ha aperto un gruppo su Facebook, per raccogliere cinquemila firme di cinquemila persone, per realizzare una manifestazione davanti al Parlamento. Il gruppo è non politico e aperto a tutti. Si chiama: Tagliamo pensioni e stipendi d’oro – La marcia dei 5mila a Roma. In un paio di settimane ha già raccolto 730 firme e conta di raggiungere a breve i 5mila iscritti. “L’obiettivo – spiega il promotore, Giovanni Cafaro - è quello di far sentire dal basso, in modo civile ma forte, la propria voce, di non passare necessariamente dai partiti politici, per ottenere qualcosa di dovuto, di concreto, di decoroso e dignitoso, una sorta di giustizia sociale che dovrebbe essere scontata ma che purtroppo nel nostro Paese non è facile ottenere”. Nel mirino le pensioni al di sopra dei 5mila euro al mese. Dall'altra parte ci sono tanti pensionati che percepiscono un assegno sotto i 500 euro al mese, i disoccupati senza cassa integrazione, gli esodati senza stipendio e senza pensione e i precari alla ricerca di una qualche stabilizzazione.
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