Stefano Pizzaggia è stato iscritto nel registro degli indagati. Nello scontro tra gondola e vaporetto ha perso la vita un turista tedesco
Il gondoliere coinvolto nell’incidente in Canal Grande costato la vita al turista tedesco Jaochim Vogel è risultato positivo ai test sugli stupefacenti, precisamente per cocaina e hascisc. Lo si apprende dalla Questura di Venezia. Il giovane, Stefano Pizzaggia, è stato iscritto a sua volta nel registro degli indagati.
Nell’incidente ha perso la vita Joachim Reinhard Vogel, un affermato criminologo, docente di diritto penale in un ateneo di Monaco. Ferita anche la figlioletta di 3 anni, ricoverata all’ospedale di Padova per un trauma facciale, e poi dimessa.
Le polemiche restano roventi, perché l’incidente mette comunque sotto la lente la delicatezza e la complessità della città sull’acqua, dove anche il “Canalazzo” è intasato come un’autostrada a Ferragosto.
Le barche, a remi o a motore, sono troppe, e sono in sovrannumero i pontili privati per i natanti, che “strozzano” la larghezza del canale riducendo gli spazi di sicurezza: lo dicono da anni i gondolieri, lo sa anche il Comune che, non a caso, ha installato dal 2008 il sistema di monitoraggio “Argo”, con 14 telecamere, per tenere sott’occhio i flussi dei natanti. La tragica conferma di un problema di `viabilità´ acquea non più rinviabile a Venezia l’ha data lo scontro tra la gondola e il vaporetto, avvenuto vicino al Ponte di Rialto, nodo fra i più intasati.
Nell’incidente ha perso la vita Joachim Reinhard Vogel, un affermato criminologo, docente di diritto penale in un ateneo di Monaco. Ferita anche la figlioletta di 3 anni, ricoverata all’ospedale di Padova per un trauma facciale, e poi dimessa.
Le polemiche restano roventi, perché l’incidente mette comunque sotto la lente la delicatezza e la complessità della città sull’acqua, dove anche il “Canalazzo” è intasato come un’autostrada a Ferragosto.
Le barche, a remi o a motore, sono troppe, e sono in sovrannumero i pontili privati per i natanti, che “strozzano” la larghezza del canale riducendo gli spazi di sicurezza: lo dicono da anni i gondolieri, lo sa anche il Comune che, non a caso, ha installato dal 2008 il sistema di monitoraggio “Argo”, con 14 telecamere, per tenere sott’occhio i flussi dei natanti. La tragica conferma di un problema di `viabilità´ acquea non più rinviabile a Venezia l’ha data lo scontro tra la gondola e il vaporetto, avvenuto vicino al Ponte di Rialto, nodo fra i più intasati.
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