
Su Roberto Cima pende una condanna della Corte d'assise d'appello di Milano a 21 anni di reclusione per l'omicidio, avvenuto nel 1989 a Ventimiglia, di Aurelio Corica. Cima, insieme ad un complice, Maurizio Chiappa, uccise l'uomo nell'ambito della guerra in atto, a cavallo tra il 1980 e il 1990, tra le famiglie criminali calabresi presenti in provincia di Imperia per il controllo del traffico di sostanze stupefacenti. Nel processo di primo grado i due imputati erano stati assolti, dopo la ritrattazione dei testimoni, ma l'ostinazione degli investigatori consentì, anche con le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, di presentare un quadro probatorio che portò alla condanna definitiva di entrambi, resisi latitanti dalla fine del 2003, quando la sentenza divenne esecutiva. Chiappa, 55 anni, è stato arrestato nel 2008 in Costa Azzurra.
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