
"Nel distretto messinese la criminalità di stampo mafioso - ha aggiunto - è rimasta avvolta per anni in un 'cono d'ombra' che le ha permesso di radicarsi e d'infestare il territorio.
I sodalizi criminali della fascia tirrenica - ha proseguito Fazio - hanno così potuto strutturarsi, acquisendo i metodi operativi di Cosa nostra palermitana, con la quale intrattengono intensi rapporti di affari e da cui hanno mutuato i comportamenti e il linguaggio.
Tali associazioni, per la varietà degli interessi espressi dal territorio - ha detto - in cui sono presenti, tendono a controllare in qualsiasi modo non solo l'economia illegale, cioè il traffico di stupefacenti, le estorsioni e l'usura, ma anche l'economia legale, manovrando le imprese direttamente o indirettamente".
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