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Usura e frodi: 6 arresti in Calabria in operazione anti clan
Blitz anti 'ndrangheta stamane in Calabria, contro il clan Cordì, attorno al quale hanno ruotato le indagini sull'uccisione di Francesco Fortugno, uomo politico assassinato a Locri nel 2005.
Come riferito dagli inquirenti, all'alba i carabinieri del comando di Reggio Calabria hanno effettuato sei arresti e sequestrato beni mobili e immobili nella disponibilità degli uomini della cosca. Tra i mandati di cattura quelli per due pezzi da novanta della mafia locale, Cosimo Ruggia e Gerardo Zucco, quest'ultimo genero del defunto boss Antonio Cordì, detto "Il Ragioniere".
Associazione a delinquere di stampo mafioso, usura, frode in esecuzione di contratto d'appalto, truffa aggravata, intestazione fittizia di beni sono i reati contestati ai sei.
Due delle ordinanze sono state notificate in carcere ai fratelli Tallura, imprenditori edili della cosca.
Durante l blitz sono stati apposti i sigilli ad alcune imprese commerciali, tra cui un autosalone, ritenuto dagli inquirenti frutto dei proventi ricavati dall'usura.
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Brindisi: racket di auto rubate, 12 ordinanze di custodia
La polizia di Brindisi sta svolgendo un'operazione per eseguire dodici ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone accusate di associazione a delinquere, estorsioni, rapine, danneggiamenti, ricettazioni, furti ed illecita detenzione di armi, nell'ambito di un grosso business legato alle auto rubate.
Come informa una nota della stessa polizia, le indagini, svolte dalla squadra mobile, hanno permesso di scoprire un gruppo criminale che "agiva in tutta la provincia di Brindisi ed era dedito alla commissione di reati contro il patrimonio ed in particolare di furti di veicoli, della successiva loro ricettazione o estorsiva restituzione (c.d. 'cavallo di ritorno'), furti in appartamento, rapine ed illecita detenzione di armi".
La complessa attività investigava, realizzata anche con l'ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali, ha consentito di ricostruire chiaramente il "modus operandi" degli indagati e ad acquisire elementi di prova in ordine alla consumazione di un numero elevato di gravi fatti di reato.
All'operazione, coordinata dal Servizio Centrale Operativo della Polizia, spiega ancora la nota, partecipano 80 agenti della Squadra Mobile e del Reparto Prevenzione Crimine "Puglia", con una serie di perquisizioni domiciliari realizzate anche con l'intervento di unità cinofile.
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