ROMA, 21 OTT
- Attuare una nuova protezione per i testimoni di giustizia, tenendo
maggiormente conto delle loro necessità non solo economiche ma anche
psicologiche e relazionali.
Sono alcuni degli obiettivi al centro della relazione sul sistema di protezione dei testimoni di giustizia, approvata questa sera dalla Commissione Antimafia, relatore Davide Mattiello, deputato Pd e coordinatore del V Comitato dell’Antimafia. “I testimoni di giustizia in Italia - spiega Mattiello all’ANSA - sono solo 80 e arrivano a 1000 con i loro familiari.
Ma sono persone speciali, “perle rare”: sono coloro che hanno subito un reato o vi hanno assistito e hanno trovato la forza di denunciare spesso rompendo con i propri stessi vincoli familiari mafiosi. Per loro però non esiste una legge ad hoc: la norma esistente è nata nel 1991 per i collaboratori di giustizia, è stata corretta nel 2001 con l’aggiunta di due articoli destinati ai testimoni, sono intervenuti alcuni regolamenti ministeriali tra il 2004 e il 2005, ma resta il fatto che la base di partenza della normativa esistente riguarda i collaboratori.
Serve invece una legge nuova dedicata ai testimoni: solo una legge pensata fin dalle fondamenta per loro sarà in grado di cogliere tutti gli aspetti di questa figura”. La Commissione Antimafia, con la relazione approvata, suggerisce il superamento dell’attuale schema che distingue le misure di assistenza economica dedicate e a chi sta in programma di “protezione” da quelle dedicate a chi sta nelle “speciali misure”, propone la costituzione di un Comitato di assistenza e di un referente fisso, per l’assistenza legale e psicologica del testimone e chiede il potenziamento del Servizio centrale di protezione del ministero dell’Interno, a cui, si spiega, vanno garantiti uomini, mezzi e formazione. “Questa relazione - conclude Mattiello - è dedicata a Rita Atria e a Lea Garofolo, due donne che hanno perso la vita cercando libertà dalla mafia e giustizia”.(ANSA)
Sono alcuni degli obiettivi al centro della relazione sul sistema di protezione dei testimoni di giustizia, approvata questa sera dalla Commissione Antimafia, relatore Davide Mattiello, deputato Pd e coordinatore del V Comitato dell’Antimafia. “I testimoni di giustizia in Italia - spiega Mattiello all’ANSA - sono solo 80 e arrivano a 1000 con i loro familiari.
Ma sono persone speciali, “perle rare”: sono coloro che hanno subito un reato o vi hanno assistito e hanno trovato la forza di denunciare spesso rompendo con i propri stessi vincoli familiari mafiosi. Per loro però non esiste una legge ad hoc: la norma esistente è nata nel 1991 per i collaboratori di giustizia, è stata corretta nel 2001 con l’aggiunta di due articoli destinati ai testimoni, sono intervenuti alcuni regolamenti ministeriali tra il 2004 e il 2005, ma resta il fatto che la base di partenza della normativa esistente riguarda i collaboratori.
Serve invece una legge nuova dedicata ai testimoni: solo una legge pensata fin dalle fondamenta per loro sarà in grado di cogliere tutti gli aspetti di questa figura”. La Commissione Antimafia, con la relazione approvata, suggerisce il superamento dell’attuale schema che distingue le misure di assistenza economica dedicate e a chi sta in programma di “protezione” da quelle dedicate a chi sta nelle “speciali misure”, propone la costituzione di un Comitato di assistenza e di un referente fisso, per l’assistenza legale e psicologica del testimone e chiede il potenziamento del Servizio centrale di protezione del ministero dell’Interno, a cui, si spiega, vanno garantiti uomini, mezzi e formazione. “Questa relazione - conclude Mattiello - è dedicata a Rita Atria e a Lea Garofolo, due donne che hanno perso la vita cercando libertà dalla mafia e giustizia”.(ANSA)
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