
Il sindacalista, che era già indagato nell’inchiesta della Dda reggina, è accusato di avere preso soldi dalla cosca per tenere tranquilli i lavoratori della cooperativa New Labor, che gestisce il servizio di pulizia sui treni nella stazione di Reggio Calabria, ed alla quale i Tegano estorcervano circa 25 mila euro al mese.
Il provvedimento è stato adottato dal gip di Reggio Calabria che ha anche disposto l’arresto delle cinque persone fermate martedì scorso dalla mobile e dallo Sco: Michele Crudo, di 33 anni, genero del capo della cosca Giovanni Tegano, arrestato il 26 aprile scorso dopo 17 anni di latitanza, che aveva assunto la guida della cosca; Roberto Moio (46); Domenico Polimeni (34); Stefano Polimeni (23) e Davide Carmelo Polimeni (36), tutti di Reggio Calabria. Gli altri arrestati di oggi, secondo quanto si è appreso, sono presunti affiliati alla cosca Tegano.
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