AVETRANA - Stop allo show televisivo di via Deledda. Il sindaco Mario De Marco, fresco di elezione, abbandona il suo bon ton istituzionale: «E’ uno schifo, abbiamo toccato il fondo - sottolinea -. Basta con gli operatori tv, basta con le immagini che degradano Avetrana. Lo scriva, lo scriva, le telecamere sono come la cacca che attira le mosche, ed è giunto il momento che sgombrino». Una questione di decoro, non tanto di ordine pubblico, tiene a precisare. Ieri mattina, il sindaco si è chiuso con il comandante dei vigili urbani e insieme hanno scritto l’ordinanza che spazza via postazioni tv, telecamere in sosta ai cancelli dei Misseri ed anche gli operatori che vanno su e giù da piazza Kennedy. Il quartiere è off limits per i media (è vietato persino il transito pedonale). Oltre a via Deledda, bloccate via Pirandello, via Raffaello Sanzio e via Bernini. Non si può né sostare né transitare. Ingresso solo ai residenti.
Avetrana come Brembate? «No, no - avverte De Marco -, a me Brembate non interessa. E’ che ci siamo stancati di vedere Avetrana in tv per una tragedia che ha sconvolto tutti, è arrivato il momento del silenzio. Viviamo in una sorta di sospensione, abbiamo diritto a un po’ di normalità».
Da quando Michele Misseri è stato scarcerato è ricominciato il turismo dell’orrore. Centinaia di persone si presentano in via Deledda. Famiglie intere, con figli e nonni. Molti suonano al citofono con la speranza di parlare con qualcuno, con Valentina, sorella di Sabrina e figlia di Cosima (queste ultime in carcere) oppure con lo stesso Michele. I residenti, pazienti nei mesi scorsi, non sopportano più l’andirivieni; un tempo, prima della tragedia di Sarah, qui non ci veniva nessuno.
«Sono d’accordo con l’onorevole Patarino», rivela De Marco. Il parlamentare tarantino con un’interpellanza alla Camera ha chiesto che la commissione di vigilanza sulla tv intervenga con rigore «censurando e sanzionando tutti i programmi che stanno offendendo la memoria di Sarah». Per Patarino è tutto un «orrore» e sono stati violati i principi dell’etica e della decenza.
Mentre si smonta la scenografia di Avetrana, a Roma sono ripresi, nel laboratorio del Ris, gli accertamenti tecnici irripetibili sui due profili genetici isolati sul cellulare di Sarah (uno maschile e uno femminile), il dna prelevato con tampone salivare a sei persone coinvolte, a vario titolo, nell’inchiesta (oltre a Sabrina e Michele Misseri, Cosima Serrano, Cosimo Cosma, Carmine Misseri e Ivano Russo, quest’ultimo non indagato). Oggetto degli esami anche il manometro e i due compressori sequestrati nel garage. Ieri pomeriggio gli esami, a cui hanno partecipato l’avvocato Raffaele Messere, legale di Cosma, con i suoi consulenti Valeria Scazzari e Maico Turso e l’ex comandante del Ris di Parma, Luciano Garofano, consulente della famiglia Scazzi, hanno riguardato un solo compressore sul quale sono state isolate cinque tracce (alcuni peli e un paio di impronte). Gli accertamenti proseguiranno oggi, mentre ieri i carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria hanno ascoltato alcuni conoscenti del fioraio Giovanni Buccoliero.
Tonio Tondo
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