(AGI) - Roma, 14 giu. - "La vastita' dell'attivita' delittuosa che risulta messa in atto dalla 'societas sceleris' appare configurare una sorta di 'organizzazione imprenditoriale' della frode fiscale e fallimentare oltre che, per alcuni aspetti, del riciclaggio di consistenti capitali ottenuti con tale 'industria' della frode, per cui e' stata sviluppata, a partire dall'organizzazione di importanti studi professionali, una vera e propria complessa struttura con ramificazioni vaste ed articolate".
Il gip Giovanni De Donato spiega cosi' le ragioni che hanno portato all'arresto di 42 persone per una maxi evasione fiscale compiuta da diverse aziende. In particolare, i commercialisti Carlo Mazzieri e Cesare Pambianchi (finiti a Regina Coeli), secondo il magistrato, "hanno dato vita ad una pericolosa associazione a delinquere, attiva da molti anni nell'area della capitale e non solo, che ha saputo nel corso del tempo rinnovarsi continuamente e venire incontro alle esigenze della clientela desiderosa di sottrarsi al pagamento delle imposte con ogni mezzo.
Le risultanze investigative testimoniano la perdurante effervescenza del sodalizio criminale". Pambianchi, per il gip, e' un "personaggio noto nell'area capitolina a livello politico", considerati i suoi numerosi incarichi istituzionali a cominciare da quello di Confcommercio Roma e Confcommercio Lazio. "L'inserimento del Pambianchi - si legge nell'ordinanza - in un contesto relazionale pubblico ed imprenditoriale agevola senza dubbio la raccolta della clientela da dirottare verso lo studio associato. Le indagini di natura tecnica dimostrano, infatti, come i contatti del Pambianchi sono con soggetti imprenditoriali di rilievo acquisiti nel portafoglio clienti dello studio e gestiti operativamente dal Mazzieri e dai suoi piu' stretti collaboratori". Mazzieri e' invece "un soggetto conosciuto a livello piu' squisitamente 'professionale' - spiega ancora il gip - avendo sempre assistito la clientela in prima persona nelle ristrutturazioni societarie e nel contenzioso tributario".
"L'accortezza dispiegata dai due promotori - afferma De Donato parlando di Pambianchi e Mazzieri - e capi dell'associazione nella gestione degli affari illeciti si e' spinta sino a creare, all'interno dello stesso stabile di via Emilio de' Cavalieri 7, accanto e in funzione complementare rispetto alla sede dello studio professionale, altre due articolazioni dell'organizzazione, che, seppure formalmente distinte rispetto al primo, ne costituiscono importanti propaggini. Cio' all'evidente fine di creare uno schermo volto a proteggere i titolari dello studio professionale". (AGI) Cop
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