giovedì 4 novembre 2010

Sentenze favorevoli agli evasori in Puglia A Bari 17 arresti tutti i nomi


ROMA – Un giudice, diversi funzionari amministrativi della Commissione tributaria regionale della Puglia e provinciale di Bari, noti professionisti ed imprenditori pugliesi sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza di Bari. Complessivamente sono 17 le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del tribunale di Bari su richiesta della Procura, nell’ambito di un’inchiesta relativa a delle sentenze pilotate.


Nell’operazione sono stati impegnati circa 300 militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Bari, che stanno eseguendo anche una sessantina di perquisizioni domiciliari e locali. Le indagini condotte dalla Gdf e dalla procura di Bari hanno consentito di portare alla luce un sistema di corruzione, utilizzato per pilotare sentenze relative a processi tributari che erano scaturiti da verifiche fiscali effettuate dalla Guardia di Finanza. Un sistema che avrebbe garantito un esito favorevole ai contribuenti, causando un danno all’Erario per oltre 100 milioni. Nel corso dell’operazione i militari del nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle hanno anche sequestrato beni mobili e immobili per un valore di mercato pari a circa 200 milioni tra cui complessi aziendali, appartamenti e terreni.

60 PERQUISIZIONI

Le persone arrestate dalla Guardia di finanza di Bari nell’ambito di un’indagine sulle sentenze delle commissioni tributarie provinciale e regionale sono finite quattro in carcere e 13 ai domiciliari: sono perlopiù accusate di corruzione. Sono ora in corso 60 perquisizioni domiciliari e in studi privati. Tra le persone coinvolte figurano funzionari delle commissioni tributarie regionale e provinciali, avvocati, commercialisti e imprenditori.

TRA GLI ARRESTATI UN CONSIGLIERE COMUNALE

Tra i nomi dei 17 arestati compare anche quello di Donato Radogna, notissimo commercialista di Bari e consigliere comunale eletto nelle liste del centrodestra ma poi confluito nella maggioranza del sindaco Emiliano.

 UNDICI TANGENTI PAGATE

Sono almeno undici, secondo l’accusa, le tangenti che sono state pagate per pilotare le sentenze della Commissione tributaria regionale della Puglia. Dalle indagini della Guardia di finanza, che stamani ha arrestato 17 persone, emerge che le tangenti erano relative al pagamento di somme di danaro (anche da 500 euro), all’acquisto di televisori, e al conferimento di nomine in collegi sindacali.

I provvedimenti restrittivi sono stati notificati ad un giudice tributario (che esercita la professione di commercialista), a dieci commercialisti, ad imprenditori e a funzionari amministrativi e di sezione della Commissione. L'inchiesta, a quanto si apprende, ha svelato l’esistenza di un sistema criminale, parallelo a quello legale, che consentiva di 'sanare' i contenziosi tributari.

 INDAGATI 6 GIUDICI TRIBUTARI

Sono sei i giudici tributari indagati dalla Procura di Bari nell’indagine sul pagamento di presunte tangenti per aggiustare sentenze della Commissione tributaria regionale. Un solo giudice dei sei magistrati onorari indagati, il commercialista barese Oronzo Quintavalle, è stato arrestato. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal gip del Tribunale di Bari Sergio Di Paola su richiesta del pm inquirente, Isabella Ginefra.

 ECCO I NOMI DEI 4 CHE SONO STATI CONDOTTO IN CARCERE

Oronzo Quintavalle (detto Sandro), giudice tributario di Bari, dottore commercialista con studio in Bari;

Gianluca Guerrieri, dottore commercialista con studio in Bari;

Michele Di Fonzo, dottore commercialista con studio in Altamura;

Franco Balducci, commercialista con studio in Corato.

 CHIESTA INTERDIZIONE PUBBLICI UFFICI PER I 5 GIUDICI INDAGATI A PIEDE LIBERO

Per i cinque giudici tributari indagati a piede libero, la procura di Bari ha chiesto al gip l'interdizione dai pubblici uffici. Per questo motivo, il giudice per le indagini preliminari Sergio Di Paola fisserà nei prossimi giorni l’udienza nel corso della quale procederà all’interrogatorio degli indagati. All’esito dell’udienza il giudice deciderà se emettere, come chiesto dalla pubblica accusa, il provvedimento interdittivo, che potrà avere la durata massima di due mesi.

 ECCO I NOMI DEI 13 CHE SI TROVANO AGLI ARRESTI DOMICILIARI

Elvira Bonomo, funzionario della Commissione Tributaria Regionale per la Puglia;

Donato Radogna, dottore commercialista con studio in Bari, consigliere comunale a Bari;

Angelo Piccininno (imprenditore);

Giorgio Grimaldi (imprenditore);

Edmondo Caccuri (detto Edy), figlio di Franco Caccuri, imprenditore e dottore commercialista con studio in Bari;

Paolo Centrone, commercialista con studio in Polignano a Mare;

Alessandro Carbone, avvocato con studio in Gravina di Puglia;

Giuseppe Elefante, dottore commercialista con studio in Castellana Grotte;

Leonardo Mariella, dottore commercialista con studio in Bari;

Sisto Quintavalle, funzionario di banca (in pensione), fratello del giudice Oronzo Quintavalle;

Sabino Romano, direttore della Commissione Tributaria provinciale di Bari;

Francesco Della Corte, dottore commercialista con studio in Noci;

Giuseppe Signorile, dottore commercialista in Bari.

 AL CENTRO DELL'INDAGINE IL GIUDICE QUINTAVALLE

Al centro dell’indagine c'è il giudice tributario Oronzo detto Sandro Quintavalle (commercialista di professione), accusato di numerosi episodi di corruzione. Uno di questi riguarda presunte tangenti e utilità ottenute dal commercialista Gianluca Guerrieri (anche lui arrestato) che ha permesso al giudice di ottenere incarichi in collegi sindacali, lattine di olio, biancheria intima e incarichi di consulente della procura di Bari in tre procedimenti, in cambio della decisione favorevole (depositata nell’aprile 2009) nella controversia tributaria davanti alla commissione regionale per la società 'Ingross Levante spa' per un importo di circa 59 milioni di euro per gli anni d’imposta 1999-2003. Era proprio Quintavalle – secondo l’accusa a far capire ai suoi interlocutori come bisognava comportarsi e a “organizzare la giostra”.

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